Nuova grana per il Brennero. Con i lavori sul Ponte Lueg a rischio l’export italiano

Confcommercio Trentino: «Necessario trovare soluzioni». Uggè: «L’Austria elimini immediatamente i divieti»

E.d.g.
Il Luegbrücke, ponte di Lueg (Wikipedia)
Il Luegbrücke, ponte di Lueg (Wikipedia)

Non bastava il contingentamento del traffico imposto dall’Austria, si è sommato il cantiere sui Tauri e ora ecco arrivare quello sul Ponte di Lueg, il viadotto più lungo della A13 e della rete Asfinag. Già chiuso per una settimana lo scorso anno, ora ragioni strutturali ne limitano l’utilizzo fino a fine 2024, mentre il cantiere per i lavori di ammodernamento si aprirà nel 2025 (per concludersi 2 anni dopo) e durante il loro svolgimento la A13 sarà percorribile su una sola corsia, con le immaginabili conseguenze sul traffico.

Sull’asse del Brennero transitano ogni anno 2,5 milioni di veicoli, il 60% dei quali pesanti (circa 1,5 milioni), con 50 milioni di tonnellate di merce trasportata. Il valore dell’import-export è stimato in circa 120 miliardi da e per Germania, Austria, Olanda, Belgio, Francia.

Uno scenario preoccupante, quello che si delinea, che è stato esaminato nel corso di un incontro con la stampa promosso da Confcommercio Trentino.

«La riduzione da quattro a una carreggiata del Ponte di Lueg per lavori di ammodernamento, prevista per due anni a partire dal 2025, rappresenta una grave minaccia per l'economia del Trentino e, più in generale, dell’intera economia legata al valico del Brennero. Le probabili code chilometriche e il restringimento di carreggiata causati dai lavori sul ponte avranno un impatto negativo sul traffico, con ripercussioni su diversi settori economici, tra cui l’autotrasporto, il commercio all’ingrosso e al dettaglio, il turismo, l'industria e l'artigianato», è il grido di allarme.

A22 del Brennero
A22 del Brennero

I divieti di transito per i mezzi pesanti in Austria aggravano la situazione: l'Austria ha già imposto divieti di transito notturno per i mezzi pesanti, che si aggiungono a quelli già esistenti durante il giorno.

«Serve un impegno forte da parte di tutti - ha detto Mauro Bonvicin, Vicepresidente di Confcommercio Trentino e presidente dell’Associazione Grossisti e Pmi - La ‘chiusura’ del Ponte di Lueg è una grave minaccia per l'economia del Trentino. È necessario un impegno forte da parte di tutte le istituzioni coinvolte per trovare una soluzione che tuteli il tessuto economico del territorio».

«I divieti di transito per i mezzi pesanti in Austria - ha dichiarato il presidente di Fai Conftrasporto Trentino - Alto Adige Andrea Pellegrini - già in vigore, aggraveranno la situazione causata dalla chiusura del Ponte di Lueg. L'unica soluzione per mitigare l'impatto di questa chiusura è ottenere il permesso di transito notturno per i mezzi pesanti. La fluidità del traffico merci è fondamentale per il sistema produttivo italiano e europeo. È necessario un intervento urgente da parte delle autorità competenti per scongiurare un blocco del traffico e le sue negative conseguenze economiche».

«I lavori di ammodernamento sono necessari, innanzitutto per questioni di sicurezza - ha detto Tristano Scarpetta di Autobrennero - Come A22 abbiamo affrontato il caso di un viadotto analogo, a Colle Isarco, effettuando lavori che hanno impattato in misura contenuta sul traffico. Siamo disponibili a collaborare con le istituzioni per trovare una soluzione adeguata».

Paolo Uggè, presidente Fai-Conftrasporto nazionale, aggiunge: «I lavori sul ponte di Lueg, che si sovrappongono ai divieti imposti dall’Austria ai nostri Tir, avranno conseguenze pesantissime sull’intera economia italiana, dal trasporto delle merci al transito dei turisti. Il Governo italiano si è già attivato contro le limitazioni austriache al Brennero, chiamando in causa la Commissione europea e la Corte di Giustizia. Se vogliamo scongiurare il collasso, bisogna che l’Austria elimini immediatamente i divieti. E’ urgente un intervento deciso dell’Ue per garantire il principio costitutivo della libera circolazione delle merci e delle persone».

Riproduzione riservata © il Nord Est