Atlantia: non ragionevole il rischio di revoca per Autostrade

TREVISO. Il consiglio di Autostrade per l’Italia conferma il presupposto della continuità aziendale «ritenendo non ragionevolmente probabile il rischio di esercizio della revoca della concessione». A scriverlo è la controllante Atlantia nel comunicato sul bilancio 2019, in cui evidenzia che è «ragionevolmente possibile la conclusione di un accordo con il Governo ed il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti che determini la cessazione della procedura di contestazione in corso a seguito del tragico evento del 14 agosto 2018», quando crollò il ponte Morandi.
Atlantia ha chiuso il 2019 con ricavi pari a 11,63 miliardi, in aumento di 4,71 miliardi grazie alla spinta dovuta all’acquisizione della spagnola Abertis; su base omogenea i ricavi sarebbero invece cresciuti del 4%; l’utile di pertinenza del gruppo è risultato invece in calo a 136 milioni (-82% rispetto ai 775 del 2018). A comunicarlo la stessa società, che ha approvato oggi i conti del 2019 e ha convocato per il 29 maggio l’assemblea dei soci.
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