Alta velocità Verona-Vicenza intesa per favorire gli espropri

Accordo tra il consorzio Iricav 2

e le associazioni agricole

De Berti: «Definito il quadro

per il calcolo delle indennità

da riconoscere ai proprietari»

Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, all'apertura dei lavori per l'Alta Velocità a Lonato (Brescia), 05 ottobre 2020. ANSA/ Filippo Venezia
Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, all'apertura dei lavori per l'Alta Velocità a Lonato (Brescia), 05 ottobre 2020. ANSA/ Filippo Venezia

VENEZIA. «È stato raggiunto un importante risultato che permetterà la semplificazione della procedura espropriativa per l’acquisizione delle aree necessarie alla realizzazione della tratta Alta velocità rattVerona-bivio di Vicenza».

Lo ha annunciato ieri l’assessore alle Infrastrutture e Trasporti della Regione Elisa De Berti. Con il coordinamento della Regione, venerdì scorso il tavolo delle associazioni di categoria (Coldiretti, Cia, Confagricoltura) e il consorzio Iricav 2 (general contractor che deve realizzare la tratta) hanno definito un accordo con le modalità ed i valori di esproprio per le aree del progetto in questione.

«Questo accordo – prosegue De Berti – permetterà agli espropriati di essere tutelati nella definizione dell’accordo bonario, avendo concordato prima le regole del calcolo delle indennità da riconoscere. Inoltre – aggiunge l’assessore regionale – l’applicazione dello stesso andrà a favore della garanzia di equità di trattamento tra espropriati».

L’obiettivo è stato raggiunto «grazie alla fattiva collaborazione e disponibilità di tutti i partecipanti ai tavoli» con l’obiettivo di semplificare e accelerare le acquisizioni delle aree. «L’accordo implementa anche il quadro delle azioni di agevolazione delle procedure – conclude De Berti – al fine di giungere entro il 2026 alla conclusione dell’opera, data significativa sia per i Giochi olimpici invernali sia per il termine dettato dal finanziamento del Pnrr».

«Le aree da espropriare, pur appartenendo ad un corridoio già predefinito lungo la linea storica– spiega Coldiretti Veneto - sono intensamente sfruttate dal punto di vista agricolo e di allevamenti».

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