In Veneto vince il turismo open air: superati i livelli pre-pandemia e Cavallino-Treporti è leader europeo
Cresce anche la permanenza media degli ospiti stranieri, con la Germania in testa. Bungalow, caravan, mobilhome e villette sono le tipologie di alloggio preferite, mentre - nonostante i forti rincari energetici e delle materie prime – i prezzi nelle strutture non registrano al momento aumenti significativi

Un’estate open air. Per i Campeggi e villaggi turistici sarà una stagione da incorniciare, previsioni positive anche per questo e il prossimo mese. Dal lago di Garda al litorale veneto raggiunte, e in alcuni casi superate, le presenze del 2019.
Cresce anche la permanenza media degli ospiti stranieri, con la Germania in testa. Bungalow, caravan, mobilhome e villette sono le tipologie di alloggio preferite, mentre - nonostante i forti rincari energetici e delle materie prime – i prezzi nelle strutture non registrano al momento aumenti significativi.
Sono i risultati salienti del Focus di Faita-Federcamping Nordest sui dati HBenchmark e dell’Osservatorio Turistico Federato della Regione Veneto per i mesi che vanno da giungo a fine agosto.

“Oltre a rilevare l’andamento positivo della stagione è necessario puntare la nostra attenzione sulla lettura e sulla interpretazione dei dati che HBenchmark e l’Osservatorio Turistico Federato della Regione Veneto ci indicano in tempo reale – spiega l’assessore regionale al turismo Federico Caner -. Questo è il vero valore aggiunto perché possiamo comprendere le vere ricadute turistiche sulle destinazioni e sulle imprese. C’è una ripresa importante del turismo, ma non possiamo dimenticare le difficoltà che stanno attraversando le nostre imprese, che dopo i due anni di pandemia si trovano ad affrontare una crisi energetica senza precedenti. La Regione continuerà ad essere al fianco dell’intera filiera che ancora una volta dimostra carattere e resilienza di fronte alle sfide del presente”.
Spiega Alberto Granzotto, presidente Faita Fedrcamping, “Il dato interessante di questo 2022 sta nel raffronto con gli anni precedenti, in particolare con il 2019, nei mesi tra maggio e agosto. I 16,5 punti percentuali in più di occupazione media rispetto al 2021 registrati al Lago di Garda possono apparire un traguardo tutto sommato facile rispetto a un anno contrassegnato dalla pandemia; per nulla scontato, invece, era l’incremento di 6,9 punti percentuali raggiunto quest’anno rispetto al 2019".

Il Focus di Faita-Federcamping si incentra su 8700 unità fra le 2 e le 5 stelle; 3617 di queste insistono sulla sponda veneta del Lago di Garda.
LAGO DI GARDA.
Luglio-agosto. Con un bimestre luglio-agosto che ha sfiorato il 90% di occupazione delle strutture, la sponda veronese del lago si conferma tra le mete preferite dai turisti provenienti dalla Germania, che in questi due mesi hanno rappresentato il 40,3% del totale degli ospiti, seguiti dai Paesi Bassi (27,2%) e dalla Danimarca (13,8%). Gli italiani si attestano, a distanza, al 4,9%.
Il record di presenze, come prevedibile, l’ha segnato il periodo di Ferragosto, con un’occupazione media dei campeggi del 94%, un dato che sale fino a sfiorare il 100% se riferito ai bungalow e ai caravan, che sono tra le tipologie di alloggio preferite.
Il presidente di AssoGardaCamping Giovanni Bernini parla di “Un ferragosto da tutto esaurito, a coronare una stagione decisamente positiva, con il meteo dalla nostra parte e buone prospettive anche per settembre. A fare da contraltare, persiste la difficoltà di reperire personale che possa agevolarci nel rispondere a tutte le esigenze degli ospiti, e che ha segnato pesantemente quest’estate 2022”.

ALTO ADRIATICO
Luglio-agosto. Nelle 5074 unità analizzate lungo la costa veneta, l’occupazione media delle strutture è stata del 92,3%, con punte del 97% a Ferragosto, quando nei bungalow e nei caravan si è registrato il sold-out.
Se consideriamo il periodo giugno-agosto, l’incremento medio di occupazione dei campeggi (popolati all’89,1%) ha superato di quasi 40 punti percentuali il dato del biennio 2020-2021 (49,3%). Anche se il valore è relativo, poiché la pandemia ha inciso fortemente su questo risultato, il trend di recupero è comunque evidente.
Così come sul Garda, anche sulle spiagge venete i turisti provenienti dalla Germania detengono il primato di ‘rappresentanza’, costituendo il 53% degli ospiti e trattenendosi per più giorni (fra i 9 e gli 11, in media, con un incremento di 0,3 punti percentuali sul 2019) rispetto ai turisti provenienti dagli altri Paesi. Gli italiani si attestano al secondo posto e costituiscono il 13,5% degli ospiti totali.
Lo scettro di località leader dell’outdoor in Europa lo detiene senza ombra di dubbio la località di Cavallino-Treporti, con una varietà di tipologie e un livello di offerta che ne fa il punto di riferimento per molti turisti stranieri.
“Per i campeggi di Cavallino-Treporti è stata una stagione ricca di soddisfazioni, con un’alta affluenza già da Pentecoste. Un trend che è proseguito per toccare il tutto esaurito fino a fine agosto. Importante la sinergia con un territorio sempre più ospitale e ricco di attrazioni, non ultima la pista ciclabile a sbalzo sulla laguna veneta. Qualche neo però c’è stato, e persiste: scarsità di collaboratori e caro energia. Quest’ultimo in particolare rischia di vanificare sforzi di ripresa e investimenti della stagione 2022”, spiega il presidente di Assocamping Francesco Berton.
Anche a Chioggia-Sottomarina si registra un’estate in piena ripresa, con il tutto esaurito in molte strutture en plein air. “Ottima stagione per i campeggi di Chioggia e Sottomarina, con arrivi e presenze che superano il 2019. Più che buoni anche i segnali che arrivano dal mercato europeo. Preoccupa e pesa il costo energetico, assieme alla carenza di personale, che ha fatto andare un po’ in affanno le strutture. Ma (quasi) a fine corsa possiamo dire che questa è stata, dal punto di vista strettamente turistico, un’ottima stagione”, conclude il presidente Cisa Camping Leonardo Ranieri.
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