Vini Pasqua supera i 63 milioni di euro
Nel ‘21 crescita a +14% sull’anno precedente e +4% sul 2019. La metà del giro d’affari con la categoria premium. E da Harrods spopola con “Pizza e Pasqua”

VERONA. Pasqua festeggia un ottimo 2021 e chiude l’esercizio con un fatturato di 63 milioni di euro, in crescita del 14% sul 2020 e del 4% sul 2019, ultimo anno ante pandemia. Ma soprattutto oltrepassa la metà del giro d’affari con i vini premium (al 53%), frutto della nuova strategia di crescita inaugurata nel 2014.
«Con il passaggio generazionale – spiega l’Ad Riccardo Pasqua – abbiamo iniziato una nuova storia, con posizionamento, prodotti e comunicazione diversi e freschi. È una strategia che ha funzionato, dal momento che genera margini più che quadruplicati rispetto a sette anni fa, e adesso l’obiettivo è raggiungere il 75% del fatturato solo con i vini premium, anche puntando su nuovi vigneti meravigliosi».
Tutto questo si traduce nel nuovo “pay-off” della campagna di comunicazione dell’azienda veronese, ovvero “House of the unconventional”, che riflette lo spirito con cui i giovani fratelli
Pasqua hanno affrontato le sfide davanti a loro. I “meravigliosi vigneti” su cui puntano sono a casa, tra il Lago di Garda e Soave, ma i mercati a cui guardano sono lontani, soprattutto negli USA e in Cina. Il mercato statunitense ha raggiunto, per Pasqua, i 20 milioni di fatturato (+21,5%), mentre la Cina dal 2019 ad oggi è cresciuta del 70%. Tra le novità positive che Pasqua può vantare ci sono anche i successi oltre Manica e quelli più spiccatamente veronesi.

«A Londra – racconta Riccardo Pasqua – il nostro locale all’interno di Harrods, che è un’icona del bello e del lusso, sta andando benissimo. In “Pizza & Pasqua” proponiamo al pubblico pizza, pasta, dolci e ottimo vino con soddisfazione, tanto che il ristorante è già al terzo posto per fatturato tra i 22 che ospita il grande magazzino».
Localmente sta andando bene il lancio di Cascina San Vincenzo. «Un progetto – spiega Pasqua – dedicato alla linea biologica, che la cantina sta portando avanti sin dal 2016, grazie al vigneto controllato in Valpantena che prende il nome appunto di Cascina San Vincenzo. In particolare, il Ripasso ci sta dando grandi soddisfazioni».
Inoltre Pasqua Vini ha ottenuto la certificazione Equalitas, che dichiara la cantina veronese conforme allo Standard SOPD per la gestione dei processi produttivi della propria filiera. Tra le cose che destano preoccupazione, invece, il momento storico, con la guerra alle porte e la crisi delle materie prime.
«Facciamo fatica a reperire tutte le materie prime necessarie: vetro, carta, legno. Per cui stiamo stivando quello che troviamo nei magazzini. E purtroppo incidono molto – conclude – i costi della logistica, a causa dei prezzi del petrolio». E certamente la logistica incide, per un gruppo il cui fatturato dipende per quasi il 90% dai mercati esteri, presente in tre continenti. Tornando ai numeri di bilancio, il valore EBITDA si attesta al 14% sui ricavi (8,6 milioni di euro contro i 7,3 del 2019), anche grazie agli investimenti che hanno caratterizzato i progetti degli ultimi 7 anni, che hanno portato alla creazione della linea Icons, ovvero la collezione di etichette più rappresentative dell’innovativo stile di vinificazione della cantina.
Tra i marchi: PassioneSentimento Romeo&Juliet, Famiglia Pasqua, 11 Minutes, Hey French, Mai Dire Mai. Interessante anche la performance registrata dal comparto Rosé: la categoria passa da 1 milione di euro di giro d’affari nel 2014 (3% del totale) a 6 milioni nel 2019 fino ai 9 milioni nel 2021 (14% del totale giro d’affari).
«Il 2021 è stato un anno importantissimo per noi, che ha confermato la solidità della nostra azienda e della sua visione – conclude il Presidente Umberto Pasqua. – Il know-how maturato e consolidato in quasi 100 anni di storia ci permette di continuare a investire in etichette di fascia alta. Nel 2022 vogliamo proseguire lungo questo solco, valorizzando l’eccezionalità del terroir della Valpolicella attraverso i nostri vini, con codici stilistici sempre nuovi e mai banali».
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