Via libera al contratto di espansione per il gruppo Marelli (Automotive Lighting)

«Con la sottoscrizione del contratto di espansione - dichiara Fabiano Venuti, referente di Fim Cisl per l’Alto Friuli - prosegue il percorso stabilito dall’accordo del 15 febbraio: occorre ora monitorare il programma di formazione e far partire il confronto sul piano industriale attraverso incontri specifici con le Segreterie nazionali, le strutture territoriali e le RSA, volti alla verifica delle missioni produttive degli stabilimenti e dell’andamento del piano di assunzione».

La redazione

TOLMEZZO. Al ministero del Lavoro è arrivato il via libera al contratto di espansione per Marelli, strumento al quale il gruppo aveva deciso di ricorrere d’intesa con le parti sociali lo scorso 15 febbraio per gestire, su base volontaria, i 550 esuberi annunciati dal gruppo nell’ambito di una riorganizzazione interna. La firma in calce al contratto investe tutti i siti italiani di Marelli, compreso quello di Automotive Lighting a Tolmezzo, produttore di fanali per alcuni dei principali marchi tedeschi dell’automobile con 900 lavoratori a libro paga, per il quale il sindacato è ancora in attesa di incontrare la direzione aziendale e capire così l’impatto locale della vertenza. 
Nell’attesa, la firma del contratto di espansione - come spiegano Fim, Fiom, Uilm, Fismic, UglM, AqcfR – ribadisce gli impegni dell’azienda per l’innovazione e la transizione tecnologica in tutte le divisioni attraverso gli investimenti, la formazione e le assunzioni di nuove professionalità.
Il programma di formazione prevede il coinvolgimento di circa ottocento lavoratrici e lavoratori, l’erogazione di ventimila ore di formazione in 108 corsi. Gli obiettivi principali, in linea con il piano di investimenti, sono l’innovazione tecnica nei diversi ambiti di prodotto e la trasformazione digitale dei processi. Saranno coinvolti i lavoratori delle funzioni centrali, impiegati e tecnici, la formazione sarà svolta durante l’orario di lavoro a totale carico dell’azienda.

Leonardo Brogioni
Leonardo Brogioni

Il piano di assunzione invece prevede un massimo di 107 ingressi, nel rapporto di 1 a 3 con le uscite volontarie: 89 nel 2022 e 23 entro il primo trimestre del 2023.
Infine il contratto di espansione darà la possibilità a 250 lavoratori di uscire anticipatamente per agganciarsi alla pensione entro i prossimi 5 anni risolvendo consensualmente il rapporto di lavoro entro il 30 giugno 2022. Le lavoratrici e i lavoratori dovranno esplicitare la propria manifestazione di interesse all’azienda entro il prossimo 31 marzo. Solo a seguito della verifica dei requisiti e del conteggio dell’indennità spettante, da parte dell’INPS, i lavoratori potranno dare adesione definitiva al percorso.

L’indennità mensile, che formalmente sarà retribuita dall’INPS, è erogata dall’azienda e sarà commisurata al trattamento pensionistico lordo maturato dal lavoratore al momento della cessazione del rapporto di lavoro, come previsto dalla norma e determinato dall’INPS.
«Con la sottoscrizione del contratto di espansione - dichiara Fabiano Venuti, referente di Fim Cisl per l’Alto Friuli - prosegue il percorso stabilito dall’accordo del 15 febbraio: occorre ora monitorare il programma di formazione e far partire il confronto sul piano industriale attraverso incontri specifici con le Segreterie nazionali, le strutture territoriali e le RSA, volti alla verifica delle missioni produttive degli stabilimenti e dell’andamento del piano di assunzione».

Tornando al piano di riorganizzazione, questo risponde alla necessità di ripensare in maniera più efficiente e sostenibile la struttura del gruppo Marelli, riducendone i costi fissi e ridefinendo gli organici delle funzioni di staff, senza invece intaccare la parte produttiva, per la quale anzi sono previsti 77 milioni di investimenti, 7 dei quali nel sito di Tolmezzo.

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