VeNetWork, nuovo Cda

Nicola Sartore nominato amministratore delegato dell’acceleratore di opportunità produttive e finanziarie radicato nel Nord Est

La redazione
Il nuovo consiglio di amministrazione di VeNetWork
Il nuovo consiglio di amministrazione di VeNetWork

VeNetWork, acceleratore di opportunità produttive e finanziarie radicato nel Nord Est, ha rinnovato il proprio consiglio di amministrazione, aprendo una nuova fase del suo percorso di crescita.

Oggi il network riunisce 80 soci imprenditori del Triveneto e coinvolge circa 700 collaboratori attivi in 18 società partecipate, confermandosi come una delle piattaforme più strutturate a supporto dell’evoluzione industriale del territorio.

La novità principale riguarda la nomina di Nicola Sartore come nuovo amministratore delegato di Vnw. Ceo di Nefos Holding e di Sariv, Sartore porta in dote un profilo manageriale trasversale, maturato in settori diversi che spaziano dal metalmeccanico al Food&Beverage, fino all’Ict.

Accanto ai garanti storici, Alberto Baban, confermato presidente, e Tiziano Busin e Matteo Boscolo, entrano infatti nel CdA Flavio Alberti, già alla guida di VeNeSport, Enrico Barcè, Riccardo Pavanato e Marco Trevisan, con l’obiettivo di rafforzare la capacità strategica e operativa del gruppo.

Sartore inquadra il contesto in cui si muove VeNetWork con parole nette: «È un periodo storicamente difficile per la manifattura del Nord Est, con l’uscita in corso, o prossima, dei fondatori delle aziende che hanno reso possibile il boom degli anni ’90. Secondo le analisi del Centro Studi di Future Age, azienda specializzata in Change Management e digitalizzazione avanzata, il 36% degli imprenditori veneti ha espresso l’intenzione di voler vendere la propria azienda entro i prossimi 5 anni».

La linea strategica viene ribadita anche dal presidente Alberto Baban, che guarda al ruolo del nuovo CdA come leva di razionalizzazione e rilancio: «Il nuovo CdA, composto da imprenditori esperti dotati di una visione d’impresa innovativa non solo sotto il profilo tecnologico ma anche e soprattutto come cultura aziendale, punterà a razionalizzare l’impegno nelle partecipazioni esistenti e a riportare il focus sugli investimenti, in particolare sulle aziende del territorio, per salvaguardare e non disperdere il know-how sin qui costruito».

Con un obiettivo chiaro: «La creazione di cluster di aziende dello stesso settore (come VeNeVision e VeNeSport) e, allo stesso tempo, la crescita dimensionale per generare valore». —

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