Una cordata tutta friul-giuliana per Monfalcone green port

L’elettrificazione delle banchine aggiudicata a Nidec Asi, Icop e Step impianti. Affidati lavori per 6,56 milioni di euro finanziati con i fondi del Pnrr
Elena Del Giudice

Cordata tutta Fvg per l’elettrificazione delle banchine del Porto di Monfalcone, che vede in Rti (raggruppamento temporaneo d’impresa) Nidec Asi, l’udinese Icop e la triestina Step impianti, aggiudicatarie dei lavori per 6,56 milioni di euro finanziati con fondi del Pnrr.

Non solo, Nidec Asi, parte della divisione Motion & Energy del Gruppo Nidec, stabilimento anche a Monfalcone, arriva con questa assegnazione al progetto numero 9, di rilievo europeo, di elettrificazione delle banchine dopo quelli realizzati o in corso di realizzazione per il porto di Trieste (molo V e VII), Prà, Genova, Savona, Gioia Tauro, Sète in Francia e La Valletta a Malta.

E, ancora, anche grazie a questo progetto, la regione Friuli Venezia Giulia si candida ad essere la prima in Italia ad avere tutti gli scali attrezzati con il cold ironing. Il cold ironing, shore connection o shore power, è un sistema di alimentazione elettrica da banchina che permette lo spegnimento dei motori navali durante l’ormeggio in porto, senza far venir meno l’erogazione di energia richiesta dalla nave.

Lo spegnimento dei motori riduce considerevolmente le emissioni date dall’utilizzo dei generatori chiamati a garantire i servizi indispensabili all’imbarcazione.

Venendo al progetto, la Rti è stata scelta dall’Autorità del sistema portuale del Mare Adriatico Orientale per i progetti di elettrificazione dei moli IV, V, VI del Porto di Monfalcone. Appalto, come detto, del valore di 6,56 milioni di euro, che permetterà di rendere Portorosega un Porto Verde poiché il progetto di cold ironing su cui Nidec Asi è al lavoro consentirà una riduzione delle emissioni di inquinanti, tra cui la CO2, e di polveri sottili, dello scalo portuale e contribuirà a migliorare anche la qualità dell’aria nelle zone retroportuali e urbane di prossimità.

«Attraverso la fornitura di sistemi completi di conversione Nidec Asi, i moli saranno in grado di rispondere, alla richiesta di potenza elettrica necessaria alle imbarcazioni attraccate nel Porto», spiega l’azienda.

«Ulteriore beneficio del progetto di cold ironing riguarda la riduzione dell’impatto acustico su cui incidono tipicamente i rombi a bassa frequenza dei motori delle navi durante la fase di ricovero al molo. Le nuove soluzioni tecnologiche permettono infatti di trasferire energia elettrica alla nave attraccata direttamente dalla terra, senza più necessità di mantenere in funzione i generatori di energia a combustibile». A questa prima fase del progetto in cui è stata attribuita a Nidec Asi e i suoi partner in Rti la fornitura dell’intero impianto elettrico shore-to-ship, è prevista una seconda fase per la fornitura successiva di attrezzature alle banchine I, II, III dedicate ai collegamenti crocieristici.

«Siamo orgogliosi che Nidec Asi sia stata scelta, insieme ai suoi partner, dall’Autorità portuale del Mare Adriatico Orientale. Dopo il progetto di elettrificazione del Porto di Trieste, ora saremo impegnati anche nella rigenerazione green del porto di Monfalcone, potendo quindi offrire un contributo tangibile sulla qualità della vita di un territorio che presidiamo attraverso una delle nostre principali sedi produttive». ha dichiarato Dominique Llonch, ceo di Nidec Asi.

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