Un Cartizze, un Friulano e due Amarone ecco le medaglie di Platino di Decanter
I risultati del concorso mondiale che ha visto in lizza più di 20 mila vini: riconoscimenti di prestigio per Veneto e Fvg

Un Cartizze Brut Ruggeri di Valdobbiadene, un Friulano del Collio di Muzic e due Amarone, uno della cantina Sabaini di Illasi e il secondo de La collina dei ciliegi in Valpantena. Sono questi i soli quattro vini tra Veneto e Friuli Venezia Giulia - uno spumante, un bianco e due rossi - che hanno ottenuto il massimo riconoscimento, la medaglia di Platino, nell’ambito dei Decanter world wine awards, premio annuale istituito da quella che è una delle più autorevoli riviste internazionali del settore. Un vero e proprio concorso mondiale, i cui risultati sono stati resi noti ieri, che vede la partecipazione di oltre 20 mila vini di tutto il pianeta, dalla Nuova Zelanda al Cile, dalla Francia al Sudafrica, dalla California alla Spagna. E le medaglie di Platino, nel mondo, sono state 137, delle quali 30 in Italia, un club piuttosto ristretto, che regala prestigio alle aziende che ne fanno parte.
Il Veneto, oltre ai suoi tre big, incassa anche 16 medaglie d’oro, 92 d’argento e ben 256 di bronzo, mentre il Friuli Venezia Giulia, oltre alla punta di diamante del Collio si consola anche con 73 argenti e 91 bronzi. Una mappa dell’eccellenza che, per il Veneto, spazia dalle colline del Prosecco alla Valpolicella, mentre per il Friuli Venezia Giulia vede protagonisti Collio, Colli orientali, Isonzo e Aquileia. Tutti i vini premiati con il Platino hanno ottenuto dagli esperti degustatori un punteggio di 97/100, il massimo assegnato nell’edizione 2025.
Grande la soddisfazione della famiglia Sabaini che ha portato in vetta il suo Amarone riserva 2015, appena 1.230 bottiglie (anche 15 magnum e tre jeroboam) arrivate nelle enoteche nel 2024, dopo nove anni di affinamento, quattro in botti (barrique e tonneau) e cinque in bottiglia. «Per noi è la prima medaglia internazionale - racconta Riccardo Sabaini, che segue la parte commerciale e che con il fratello Alberto, enologo, e i genitori Adolfo e Mirca conduce l’azienda - . Si tratta di una soddisfazione grandissima e inaspettata, visto che imbottigliamo solo dal 2021, prima eravamo conferitori per conto terzi. Lavoriamo verso una qualità sempre più spinta, che ci viene riconosciuta. La nostra realtà si trova in Val d’Illasi, al confine con la Doc Soave. La particolarità dell’Amarone riserva è l’annata, il 2015, che è stata eccezionale. È una Riserva che deriva da due Cru al 50%, uno in Monte castello Illasi a 250 metri di altitudine, l’altro sul Monte Tomelon a 460 metri in Comune di Tregnago. I nostri vigneti di Corvina, Corvinone, Rondinella e Oseleta hanno almeno 40 anni di vita e sorgono in terreni generosi». Cantina Sabaini produce in tutto 120 mila bottiglie di vino, il 90% rosso della Valpolicella e Amarone, il 10% bianco. Le vendite sono suddivise tra un 40% nel canale Horeca in Italia e un restante 60% all’estero, in primis Nord Europa, Cina e Giappone.
Felicità anche in casa Muzic, a San Floriano del Collio, in provincia di Gorizia, a ridosso della Slovenia. Premiato il Friulano Valeris 2023, produzione di circa 18 mila bottiglie che costano in enoteca tra i 15 e i 16 euro. «Per noi è la seconda medaglia di Platino consecutiva - racconta Fabijan Muzic, 32 anni, l’enologo della cantina a conduzione familiare - l’anno scorso abbiamo vinto sempre con il Friulano, mentre nel 2022 il Platino andò al nostro uvaggio Stare Braide. Peccato che non ci siano colleghi che hanno vinto l’oro in regione, ma l’annata 2023 non è stata particolarmente qualitativa dalle nostre parti. Premi come questo sono importanti, fanno una bella differenza sul mercato». A emergere nel Collio sono anche la cantina produttori Cormòns con due Silver medal, Marco Felluga-Russiz Superiore con due argenti, Sturm con due argenti, Borgo Conventi con due argenti e un bronzo, Alessio Komjanc con un argento e due bronzi.
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