Un nuovo centro ricerche per i wafer Loacker

L’investimento sostenuto per il “Loacker Technology Center” è di 30 milioni. Il gruppo altoatesino punta a combinare avanzamento tecnologico e responsabilità ambientale 

Sandro Moser

 

La Loacker, il gruppo dolciario di Auna di Sotto (Bolzano), leader del settore dei wafer, compie cent’anni e si regala un nuovo centro di ricerca, il “Loacker Technology Center”. Un investimento da 30 milioni di euro, che su una superficie di 9.265 metri quadrati impiegherà circa 120 persone. «Il nostro Centro Tecnologico sarà un punto di riferimento fondamentale per la nostra crescita futura – dice Andreas Loacker, vicepresidente e managing director innovation - Oltre ad essere un polo di innovazione per lo sviluppo di nuovi prodotti contribuirà anche a rafforzare il nostro impegno verso la sostenibilità, combinando avanzamento tecnologico e responsabilità ambientale».

Era il 1925 quando Alfons Loacker acquistò la sua prima pasticceria. Oggi la Loacker vende wafer in 110 paesi e il brand registra una notorietà del 96 %. Inoltre partecipa o distribuisce altri marchi del settore (Darbo, Lorenz, Pema, Ovomaltine, Twinings). Nel 2024 il gruppo ha fatturato 459,4 milioni, con una crescita del 6%, ed impiega 1.175 persone nei suoi due stabilimenti, quello ad Auna di Sotto (il quartier generale dell'azienda), e quello di Heinfels, nel Tirolo Orientale. I ricavi derivano per il 25% dal mercato italiano e, complessivamente, per il 35% dall’Europa. Sorprendentemente il primo mercato estero è il Medio Oriente (103,7 milioni di ricavi nel 2024) trainato dall’Arabia Saudita dove l’azienda è presente dal 1970. Quindi ci sono le regioni del Nord America, in particolare gli Stati Uniti, della Cina e dei paesi del Sud Est Asiatico.

Un gruppo internazionale, ma sempre a controllo famigliare. Oggi al comando c’è la terza generazione, i nipoti di Alfons: Ulrich Zuenelli, presidente di A. Loacker Spa; Martin Loacker, presidente di Loacker Family Holding e Andreas Loacker. Un assetto destinato a durare: «Attualmente non stiamo valutando una quotazione in Borsa – spiega Ulrich Zuenelli, smentendo recenti voci - perché desideriamo che la famiglia Loacker-Zuenelli rimanga indipendente e autonoma nelle decisioni. Siamo però costantemente aperti a collaborazioni e joint venture, come quelle avviate negli ultimi anni con Brimi, Sammontana e, più di recente Mila».

Ulrich Zuenelli, presidente di A. Loacker Spa
Ulrich Zuenelli, presidente di A. Loacker Spa

Zuenelli tuttavia non si nasconde che oggi l’azienda si trova ad affrontare un quadro molto più complicato del passato: «Sì, siamo entrati nell’era dell’incertezza. Seguiamo con attenzione e apprensione gli sviluppi relativi alle tensioni geopolitiche in corso. Al contempo, però, registriamo conseguenze limitate sulle nostre attività. Quindi restiamo positivi rispetto alle previsioni per il 2025, ma si tratta certamente di un anno sfidante. I dazi imposti dagli Stati Uniti avranno molto probabilmente un impatto negativo sui nostri volumi di vendita in un mercato strategico per noi come quello americano».

Ma il vero fattore critico sembra essere il continuo aumento dei costi delle materie prime. «Sul cacao, per esempio, si è scatenata una tempesta perfetta che ha quasi quadruplicato i prezzi – continua Zuenelli - ma anche le nocciole e l’olio di cocco, che noi usiamo al posto dell’olio di palma, sono rincarati. Per noi sono tutti ingredienti strategici e questo ci obbliga a intervenire sui listini, ma siamo consapevoli del fatto che queste dinamiche impattano anche sui competitor».

Andreas Loacker, vicepresidente e managing director innovation di Loacker
Andreas Loacker, vicepresidente e managing director innovation di Loacker

Per affrontare la crisi delle materie prima la Loacker ha messo a punto una strategia precisa, che tende al controllo diretto dell’intera filiera, oltre a una sua certificazione etica. «Siamo impegnati da tempo in progetti di verticalizzazione delle materie prime: nocciole, vaniglia, latte, cacao, a cui si aggiungono ora anche grano e cocco. Questi investimenti – spiega Zuenelli - consentono a Loacker di controllare l'intera filiera, dal campo fino al prodotto finito, assicurando un approvvigionamento stabile e un'elevata qualità per i suoi prodotti. Questo diventa un fattore competitivo determinante».

Un esempio significativo è quello delle nocciole. Oggi l'azienda gestisce direttamente circa 275 ettari e punta a raggiungerne 400 entro il 2030. Inoltre l’azienda ha stretto collaborazioni con circa 80 produttori locali, su 1.200 ettari, distribuiti tra Veneto, Toscana, Umbria, e Lazio. Ha inoltre costruito due impianti per la lavorazione e lo stoccaggio. Un altro esempio riguarda la vaniglia, con l’avvio in Madagascar di una coltivazione diretta su cinque ettari di terreno, e infine il latte, con la realizzazione dell’impianto Dolomites Milk in joint venture con Brimi.

Ma l’altra leva considerata fondamentale è appunto la ricerca e lo sviluppo. Da qui la decisione di investire nel Loacker Technology Center in cui concentrare tutta l’attività: sistemi di produzione, prodotti, packaging, controllo qualità, ricerche di mercato. Un passo che si aggiunge ai precedenti accordi con istituti indipendenti di ricerca e università, dalla Wageningen University and Research, nei Paesi Bassi a la Libera Università di Bolzano all’università della Tuscia.

Attualmente sono in corso i lavori per la realizzazione del sottopasso che incrocia la strada provinciale tra Renon e Auna di Sotto, che collegherà lo stabilimento produttivo al Technology Center. Entro la fine del 2025 verrà avviato il cantiere per l’edificazione del centro, il cui termine è previsto per la seconda metà del 2027. «Nel centro –spiega Andreas Loacker – verranno sviluppati nuovi prodotti, nuove tecnologie e nuovi processi, dall'idea iniziale fino alla produzione industriale. Il centro ospiterà infatti un laboratorio di ricerca e sviluppo, una Creative Kitchen, il laboratorio di ricerca sperimentale e una sala multifunzionale di ricerca applicata per l'avvio semi-industriale delle innovazioni». —

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