Trieste Airport investirà 25 milioni in infrastrutture e fotovoltaico

«Il nostro obiettivo è quello di attuare uno sviluppo costante: circa il 20% come crescita composta media annua per numero di passeggeri, elemento che ci consentirà di andare ancora meglio in termini economici». Lo dice Marco Consalvo, ceo di Trieste Airport. «Anche perché – continua il manager – siamo un’azienda solida, con buona cassa e basso indebitamento. Tutti fattori che permettono di finanziare il nostro piano di investimenti quadriennale 2024-2027 per 25 milioni di euro e di fare assunzioni per almeno 35 unità. Inoltre ci siamo incamminati sulla strada della sostenibilità ambientale».
Tre le principali direttrici di spesa: infrastrutture di volo (pista, impianti, piazzali di sosta), aerostazione (sicurezza, servizi, ecc.) per migliorare i rapporti con la clientela, aree di accessibilità e sosta per accrescere l’intermodalità: «Già oggi – racconta Consalvo – il 35% degli utenti utilizza il treno perché siamo collegati direttamente ai binari grazie alla fermata della linea Venezia-Trieste-Udine. Abbiamo una linea ferroviaria che dista appena 300 metri da noi e la dobbiamo sfruttare sia per i turisti sia per i pendolari. I nostri grandi parcheggi sono convenienti: costano appena un euro per 12 ore».
Sul versante green verranno spesi 6 milioni di euro per un impianto fotovoltaico da 3,5 Mw di potenza installata con storage di energia che coprirà più del 50% del fabbisogno elettrico: «Siamo già oggi all’avanguardia – spiega l’amministratore delegato – e avremo la leadership nazionale nell’energia rinnovabile aeroportuale. Su questo versante vogliamo andare avanti e arrivare a quote di autosufficienza energetica molto più elevate».
Sui dati finanziari dell’esercizio Consalvo preferisce mantenere il riserbo, ma dovrebbero essere in linea con quelli dello scorso anno (8 milioni di margine Ebitda e quasi 5 di utile), al netto dei ristori Covid. Il 2023 si chiuderà con un + 35% di traffico passeggeri rispetto al 2022 e + 20% sul 2019 superando quindi i dati pre-pandemia: «Andiamo nettamente meglio – racconta con un pizzico di orgoglio il Ceo – della media nazionale. Con le nuove destinazioni, in gran parte confermate anche per l’inverno, e l’intensificazione delle frequenze settimanali, c’è stato un incremento del 25% della capacità di posti offerti rispetto al 2019. La buona stagione turistica ha fatto il resto. Siamo già al lavoro per l’estate 2024 che prevede un significativo aumento del numero dei voli in partenza da Trieste. Puntiamo anche su nuovi collegamenti, sulla capacità di attirare compagnie finora assenti e di aprire altre tratte. Oggi il 60% del nostro bacino di utenza primario regionale utilizza lo scalo di Venezia. Abbiamo quindi aree di miglioramento. Per il futuro, l’obiettivo è di aumentare il turismo da mercati non di prossimità. In ogni caso, il 2023 sarà il migliore anno di sempre dal punto di vista della movimentazione aerea e del traffico passeggeri».
Insomma, l’aeroporto del Friuli Venezia Giulia vedrà nei prossimi anni un significativo aumento delle destinazioni e della connettività di un territorio regionale transfrontaliero di riferimento per i trasporti nel Nord est dell’Italia. Una crescita che richiede da subito nuovo personale. Tra le figure più ricercate ci sono: addetti all'assistenza aeromobili e passeggeri, manutentori, personale in amministrazione e security (guardie giurate, ecc). Tutti profili che saranno selezionati dal Polo permanent Fvg dell’agenzia per il lavoro Adhr group. Le candidature per le posizioni vacanti possono essere inviate alla email triesteairport@adhr.it.
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