Purificare l'aria con le tende: a Gorizia il brevetto Bandalux

L’azienda spagnola ha un sito produttivo a Romans d’Isonzo, che sforna 120 mila pezzi l’anno. Il nuovo modello sfrutta gli ossidi minerali e la luce solare per trasformare lo smog in umidità

Giorgia Pacino

Una mescola di ossidi minerali che si attiva attraverso la luce solare e trasforma l’inquinamento in sale e umidità. È il meccanismo di fotocatalisi, proprio dei moderni purificatori d’aria, per la prima volta applicato a un oggetto d’arredo tra i più diffusi: la tenda. Il brevetto Airpure porta la firma di Bandalux, azienda spagnola di tende, veneziane e altre soluzioni per il controllo della luce solare, da 17 anni insediata a Romans d’Isonzo.

 

L’innovativo prodotto è appena stato lanciato sul mercato e viene realizzato anche nel sito goriziano, dove Bandalux Italia produce 120 mila tende l’anno. Ogni lunedì, dopo Santiago e Barcellona, tessuti, profili e componenti acquistati dalla casa madre arrivano a Romans d’Isonzo, pronti per essere inseriti nel magazzino rotante (la nòria, come la chiamano in azienda, mutuando il termine dallo spagnolo) ed essere assemblati dai 17 addetti alla produzione. Con un fatturato che nel 2024 ha sfiorato gli 8 milioni e un Ebitda dell’8,5%, Bandalux Italia dà lavoro a una quarantina di persone e punta a crescere di un altro 5% nel 2025.

«Abbiamo buone opportunità di crescita nel mercato italiano», assicura Manuel Gonzalez Sarmiento, direttore generale di Bandalux Italia. «Siamo presenti in Spagna, Portogallo, Francia, Germania e Gran Bretagna e abbiamo un centro di produzione negli Stati Uniti. In Italia il tendaggio da interno e da esterno è molto apprezzato. Diciassette anni fa abbiamo pensato che fosse una buona opportunità entrare nel mercato italiano e infatti siamo ancora qua», racconta il manager facendosi strada tra i modelli esposti nello showroom.

Si va dalle tende più classiche, da sole, a braccio o con cerniera, capaci di resistere a raffiche di 200 km l’ora – «le usiamo tanto a Trieste», ammette Gonzalez Sarmiento – alle personalizzazioni più originali richieste dai clienti – «per uno yacht di Spalato abbiamo appena consegnato 32 veneziane con rifiniture in pelle».

L’intero gruppo produce 1 milione di tende l’anno, di cui il 48% motorizzate. Sempre più richieste sono le tende “intelligenti”, integrate con la domotica: il meccanismo è collegato all’app proprietaria Lynx che consente di gestire apertura e chiusura dal proprio smartphone, anche quando si è fuori casa. È possibile programmare gli orari e anche affiancare alla tenda un sensore di movimento. Tutto – tenda, sensore e app – viene installato al momento della consegna.

In Italia sono 1.400 i clienti attivi, solo tra rivenditori professionali, tendaggisti e tappezzieri, a cui si aggiungono architetti e interior designer. La produzione può essere altamente personalizzata: ogni passaggio tiene conto al millimetro delle misure scelte dal cliente.

L’anno scorso il sito goriziano si è dotato di una macchina capace di tagliare rotoli di tessuto fino ai tre metri, evitando così aggiunte e termosaldature. Lo showroom goriziano serve anche l’Est Europa: solo l’anno scorso sono arrivati ordini per 250 mila euro.

«È uno dei motivi per cui ci troviamo qua a Romans d’Isonzo», rivela Gonzalez Sarmiento. «La distribuzione capillare è più complessa, sarebbe stato più semplice essere a Modena o Bologna, ma il nostro showroom è diventato un richiamo importante anche per Slovenia, Croazia e Serbia».

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