Stone Italiana investe in un nuovo impianto per quarzo ricomposto
«Ci permetterà di entrare in mercati in cui oggi non siamo presenti, di incrementare la produttività e l’efficienza della produzione e di assumere nuovo personale»

Nasce una nuova collaborazione del Gruppo B&T, produttore a livello mondiale di impianti “chiavi in mano” per l’industria della ceramica e del quarzo agglomerato che vende a Stone Italiana, il primo impianto per quarzo ricomposto.
L’azienda, rappresenta l’avanguardia nella produzione di lastre in quarzo ricomposto e ha sede a Verona con stabilimenti a Zimella (Verona) e Villesse (Gorizia) dove sono impiegati 106 addetti circa. L’impianto completo per quarzo sarà consegnato entro l’estate del 2023.
«Si tratta – spiegano da Stone – di un investimento in ottica di crescita dell’azienda che ci apre le porte verso nuovi mercati dove non siamo presenti. Si tratta di un investimento che ci permette di creare prodotti sempre più performanti e che va ad aumentare la produttività ed efficienza della produzione, aspetto che ha porta con sé un impatto sociale in quanto permetterà una crescita anche del personale».

La tecnologia all’avanguardia potrà essere impiegata da Stone Italiana non solo per la lavorazione del quarzo ricomposto, ma anche per la produzione di lastre in Cosmolite, l’innovativo ed unico progetto di lastre high-tech realizzate in materiali 100% riciclati pre-consumo. Una materia nuova, capace di ridurre l’impatto ambientale contribuendo all’innovazione industriale: se da una parte, infatti, Cosmolite valorizza, nobilita e inserisce il prodotto da riciclo in un nuovo processo produttivo, dall’altra propone una formula “quartz-free” esclusiva, cifra di un’architettura sostenibile. Si tratta di lastre high-tech realizzate in materiali 100% riciclati pre-consumo, ideali per tutte quelle grandi superfici in cui è presente una forte sensibilità ambientale.
Fondamentale il ruolo di Stone Italiana, che con tecnologia, qualità e design italiano è in grado di competere con prodotti tecnologicamente avanzati ed esteticamente performanti su scala globale con altissime competenze a livello di meccanica e automazione e sempre grande attenzione ai servizi post-vendita e soprattutto alla sostenibilità ed all’energy saving.
Oggi Stone Italiana, nata nel 1979 dall’idea di Roberto Dalla Valle, è considerata tra le eccellenze italiane del settore e offre ad architetti, progettisti e marmisti un prodotto a base marmo o quarzo con infinite soluzioni cromatiche altrettanto completa dei più alti valori tecnici.
L’azienda ha registrato nel 2021 un fatturato di 26 milioni di euro e i piani di investimento prevedono lo sviluppo della digitalizzazione dei processi industriali in ottica 4.0, il miglioramento degli strumenti informatici dell’azienda finalizzati ad una maggior sicurezza dei dati, infine, un’azione di insourcing di attività attualmente esternalizzate. Sul fronte della sostenibilità, Stone prosegue il cammino iniziato con la pubblicazione del primo Bilancio di sostenibilità puntando al raggiungimento degli obiettivi di miglioramento prefissati. Tra i principali vi sono ad esempio, l’incremento di utilizzo di materiali ed inerti riciclati, la quasi totale eliminazione della percentuale di silice libera cristallina durante la produzione, infine, la lavorazione del Cosmolite, prodotto green per eccellenza.
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