Snam, conti solidi e in crescita. L’utile supera gli 1,16 miliardi

In merito alle trattative con Edison per l’acquisizione del 100% di Edison Stoccaggio si punta alla di giugno per portare a termine la negoziazione del contratto di compravendita
Luigi Dell’olio
La sede della Snam a San Donato Milanese, 22 febbraio 2021. Snam ed Hera annunciano la firma di una lettera di intenti per una collaborazione tecnologica finalizzata allo sviluppo dell'idrogeno, ciascuna per i propri ambiti di attività . L'obiettivo è la sperimentazione e successiva realizzazione di una serie di soluzioni in grado di dare risposta alle esigenze di decarbonizzazione del territorio emiliano-romagnolo in maniera trasversale, dalle realtà produttive fino alla mobilità e ai singoli cittadini. L'intesa contribuirà , inoltre, a dare impulso allo sviluppo delle energie rinnovabili in Italia, in linea con gli indirizzi tracciati dall'Unione europea. ANSA/DANIEL DAL ZENNARO
La sede della Snam a San Donato Milanese, 22 febbraio 2021. Snam ed Hera annunciano la firma di una lettera di intenti per una collaborazione tecnologica finalizzata allo sviluppo dell'idrogeno, ciascuna per i propri ambiti di attività . L'obiettivo è la sperimentazione e successiva realizzazione di una serie di soluzioni in grado di dare risposta alle esigenze di decarbonizzazione del territorio emiliano-romagnolo in maniera trasversale, dalle realtà produttive fino alla mobilità e ai singoli cittadini. L'intesa contribuirà , inoltre, a dare impulso allo sviluppo delle energie rinnovabili in Italia, in linea con gli indirizzi tracciati dall'Unione europea. ANSA/DANIEL DAL ZENNARO

Conti in crescita e senza particolari sorprese per Snam, che archivia l’esercizio 2023 con un utile netto adjusted (cioè escludendo le poste straordinarie) di 1,16 miliardi, sostanzialmente in linea con quello del 2022 (+0,4%).

I ricavi sono arrivati a 3,87 miliardi di euro, il 16,8% in più da un anno all’altro, grazie alla spinta della componente legata alla realizzazione degli investimenti, nonché al contributo del business efficienza energetica. Mentre l’Ebitda (indicatore della redditività concernente l’attività caratteristica) è salito dell’8% (dato adjusted), attestandosi a 2,42 miliardi, con un contributo decisivo delle attività legate alla transizione energetica.

Questi numeri consentono all’ad Stefano Venier di rivendicare: «Chiudiamo il 2023 con risultati solidi, maturati in un contesto globale ancora volatile e incerto, e con traguardi importanti sul fronte industriale, a cominciare dall’attivazione della nave rigassificatrice a Piombino (messa in funzione per diversificare le forniture dopo l’abbandono dell’import russo in seguito all’invasione dell’Ucraina, ndr)».

Quindi aggiunge: «Anche i risultati sul fronte della riduzione delle emissioni e della finanza sostenibile sono oltre le attese e in anticipo sugli obiettivi. Proseguiamo a implementare la nostra ambizione strategica volta a rafforzare la sicurezza energetica del Paese e a dotarlo di un’infrastruttura multi-molecola capace di accelerarne il percorso di transizione energetica».

L’andamento positivo del business ha consentito alla società di infrastrutture energetiche, attiva nel trasporto, stoccaggio e rigassificazione del metano e partecipata da Cassa depositi e prestiti, di effettuare investimenti per 2,19 miliardi di euro, un ammontare in crescita del 13,9% rispetto all’anno precedente, buona parte dei quali orientati alle tematiche della sostenibilità. Venier ha dichiarato che nell’esercizio in corso l’asticella sarà portata ancora più in alto con «investimenti per quasi 3 miliardi».

In merito alle trattative con Edison per l’acquisizione del 100% di Edison Stoccaggio (l’asset – che tra le altre cose comprende l’impianto di Collalto - interessava anche ad Ascopiave), ha spiegato: «Abbiamo iniziato una settimana fa la due diligence e abbiamo concordato con Edison di puntare alla fine di giugno come tempo per portare a termine tutte le attività che dobbiamo fare, tra cui la negoziazione del contratto di compravendita».

L’indebitamento finanziario netto è salito a 15,2 miliardi (dagli 11,9 di fine 2022), un livello comunque inferiore alle stime pubblicate dalla stessa azienda. Alla luce delle performance 2023, il cda ha deciso di proporre all’assemblea la distribuzione di un dividendo a saldo di 0,1692 euro per azione, in pagamento a partire dal 26 giugno prossimo. Questo porta il dividendo per l’esercizio 2023 a 0,282 euro per azione, considerando quanto già distribuito a gennaio. Il titolo ha chiuso la seduta di Piazza Affari in sostanziale parità, +0,13%.

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