Slim (ex Alcoa) vertice al ministero, ma è ancora senza piano industriale

La tensione resta altissima. Nessuna novità è arrivata dal primo incontro tecnico al ministero dello Sviluppo con i dirigenti della società controllata dal fondo tedesco Quantum che pochi anni fa ha acquisito il laminatoio di Fusina e ora si trova il una pesante situazione finanziaria e produttiva

MESTRE. Stipendi pagati in ritardo, bilancio in profondo rosso tanto da richiedere un concordato preventivo. Alla Slim Rolling Fusina (ex Alcoa) la tensione resta altissima. Nessuna novità è arrivata da primo incontro tecnico tenutosi venerdì scorso al ministero dello Sviluppo con i dirigenti della società – controllata dal fondo tedesco Quantum – che pochi anni fa ha acquisito il laminatoio di Fusina e ora si trova il una pesante situazione finanziaria e produttiva.

«Siamo molto preoccupati per la situazione di Slim Fusina» ha dichiarato Guglielmo Gambardella, coordinatore nazionale Uilm del settore siderurgico, dopo l’incontro tecnico tra dirigenti dell’azienda e del ministero. «Dopo oltre tre settimane dall’incontro al ministero, in cui vennero illustrate le linee guida di un progetto di rilancio, non abbiamo ancora visto un vero e proprio piano industriale che quantifichi gli investimenti necessari, che dia la certezza della continuità produttiva ed una prospettiva occupazionale ai trecento lavoratori attualmente occupati a Fusina». «Al momento» ha sottolineato Gambardella «l’unica iniziativa assunta dall’azienda, controllata dal fondo tedesco Quantum Capital, è stata quella di richiedere l’ammissione alla procedura di concordato preventivo a causa della pesante situazione debitoria e di cassa».

I sindacati dei metalmeccanici chiedono da mesi un serio piano industriale e un investimento da parte del fondo Quantum che controlla la società, in quanto è la premessa indispensabile per verificare quali strumenti e risorse possono essere messi a disposizione dal ministero dello Sviluppo Economico per il salvataggio e il rilancio dell’attività produttiva e dei posti di lavoro. «Il sindacato e le istituzioni nazionali e locali hanno bisogno di chiarezza da parte del Fondo Quantum sul futuro di Slim Fusina» conclude il coordinatore della Uilm «Lo scenario è seriamente incerto e non c’è altro tempo da perdere». —

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