Safilo, firmato in Regione l’accordo per Longarone
L’intesa prevede la ricollocazione di tutti i lavoratori presso le società del settore Thelios e Innovatek. L’azienda procederà adesso insieme a tutte le parti coinvolte alla gestione delle fasi di realizzazione dell’accordo

Safilo chiude l’operazione su Longarone. La società conferma che è stato firmato questa mattina in Regione Veneto il verbale d’accordo per il futuro dello stabilimento di Longarone. Grazie anche al coinvolgimento delle parti sociali, della Regione Veneto e di tutte le istituzioni, l’accordo prevede la ricollocazione di tutti i lavoratori presso le società del settore Thelios e Innovatek. L’azienda procederà adesso insieme a tutte le parti coinvolte alla gestione delle fasi di realizzazione dell’accordo.
«Siamo consapevoli che Innovatek non è Thèlios e presenta molte criticità nel mettere a terra il suo piano industriale del quale non siamo entusiasti. Ma penso valga la pena da qui in avanti lavorare tutti con grande senso di responsabilità, non per aumentare gli spazi che ci allontanano, ma per ricucire gli strappi che ci dividono».
Ha detto il segretario generale della Femca Cisl del Veneto, Stefano Zanon, dopo il risultato delle assemblee dei lavoratori di Safilo a Longarone (Belluno) in cui è stato accolto il piano di riiassorbimento dei circa 450 lavoratori scorporando due rami d'azienda e conferendo il primo a Thélios e il secondo a Innovatek.
«Non siamo indifferenti alle preoccupazioni di quanti si sentono meno garantiti. Proprio per questo - aggiunge Zanon -ci siamo adoperati per costruire un accordo-quadro che contenga tutte le tutele necessarie per traghettare intanto i primi due anni di transizione, durante i quali avremo modo di vigilare sul rispetto degli accordi presi, anche grazie all'impegno di monitoraggio che noi abbiamo chiesto alla Regione e la stessa ci ha assicurato». «Mi auguro, per il bene di tutti i lavoratori interessati - è l'auspicio conclusivo - che si possano superare le divisioni sindacali che hanno contraddistinto gli ultimi passaggi della delicata vertenza».
È mancata la firma della Filctem Cgil, come preannunciato. L'accordo, che non per questo non procederà secondo modi e tempi stabiliti, è stato controfirmato anche da Elena Donazzan, assessore regionale alle politiche per l'occupazione. Nel dettaglio 250 dipendenti impiegati nel comparto della galvanica saranno assorbiti a scaglioni, da oggi fino al 2025, da Thélios, insegna dell'occhialeria controllata dal gruppo francese Lvmh, mentre i circa 200 rimanenti confluiranno in Innovatek, società di recente fondazione e di proprietà dell'imprenditore Carlo Fulchir, sempre secondo una scaletta di step successivi.
I due acquirenti prenderanno inoltre possesso dei due settori dello stabilimento di Longarone di Sàfilo attualmente in uso. L'accordo prevede l'assegnazione a ciascun dipendente, da parte di Sàfilo, di una quota sufficiente a ricostruire la retribuzione originaria attraverso un'integrazione della Cassa integrazione fino al momento del riassorbimento nelle nuove aziende oltre alla possibilità di usufruire di incentivi all'esodo volontario, pari a quattro mensilità, fino ad un numero massimo di 50 addetti. Per Donazzan l'accordo individuato ha avuto un esito andato «ben al di là delle aspettative» del gennaio scorso, quando Sàfilo dichiarò non più strategica la propria presenza nel distretto bellunese.
«È stata mantenuta l'occupazione - ha sottolineato - oltre alla continuità produttiva nella stesse sede geografica in cui opera l'azienda che dismette gli asset». Per i delegati sindacali di Femca Cisl e Uiltec Uil l'obiettivo raggiunto rappresenta «un punto di partenza di un percorso in cui sarà necessaria la vigilanza continua sul rispetto delle intese», ossia il completamento dell'intero assorbimento della forza lavoro entro il 2025. La Filctem Cgil, che non ha sottoscritto il documento, ritiene invece «non credibile il piano industriale di Innovatek» e si riserva di assistere eventuali lavoratori intenzionati a promuovere ricorsi contro Sàfilo per la cessione fittizia di ramo d'azienda, giudicando non formalizzata la divisione in due dell'attività svolta fino ad oggi a Longarone e dunque non cedibile se non in blocco. Nei prossimi giorni sono previste le firme degli accordi anche con le due acquirenti e i primi ingressi delle maestranze ed Sàfilo in Thélios e Innovatek sono attesi per l'inizio di ottobre.
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