Reno De Medici, in Carnia attivate 13 settimane di cassa integrazione per 144 dipendenti
L’azienda ha sottoscritto un accordo sindacale e si è impegnata ad anticipare le spettanze di competenza dell’Inps. L’attivazione dell’ammortizzatore è dovuta a una contrazione del mercato

OVARO. Il contraccolpo della congiuntura economica, caratterizzato dal caro materie prime ed energia, investe le aziende del settore cartario. Dopo la Ermolli di Moggio Udinese, che ha prolungato di una settimana le ferie estive alla luce della nuova fiammata dell’energia, ieri è stata la Reno De Medici di Ovaro a dotarsi di un “salvagente” per allungare il fermo produttivo di questa settimana ai primi tre giorni della prossima.
L’azienda produttrice di cartoncino ha attivato allo scopo una cassa integrazione ordinaria per un massimo di 13 settimane che sarà utilizzata come detto da lunedì a mercoledì e poi in caso di necessità, fino a interessare potenzialmente tutti i 144 dipendenti, pari all’intera forza aziendale (31 impiegati, 111 operai e 2 apprendisti).
Attiva in Carnia da quasi 100 anni (taglierà il secolo di vita nel 2023 ), l’azienda ha spiegato alle parti sociali la necessità di attivare l’ammortizzatore alla luce di un “temporaneo e significativo calo del mercato” e della “conseguente mancanza di ordinativi”.
L’accordo è stato firmato dai vertici di Rdm, le segreterie sindacali di Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil insieme ai delegati Rsu. Il periodo massimo di cassa integrazione sarà come detto di 13 settimane e scadrà il 30 novembre, l’azienda anticiperà alle normali scadenze mensili quanto di competenza dell’Inps.
Quel che la Reno De Medici era riuscita fin qui a evitare in relazione alle ultime fiammate del gas (che ieri alla borsa di Amsterdam ha chiuso intorno ai 310 euro), grazie ad accordi con i fornitori stretti anzitempo e in vigore fino a fine anno, l’azienda non è riuscita a farlo sul mercato, subendo la frenata dei business dei propri clienti che in parte già si riflettono, in parte rischiano di farlo, sulla sua attività tanto da rendere necessaria l’apertura di un ombrello.
Cautela che nelle prossime settimane, considerati i prezzi delle commodities energetiche, alti al punto da rendere antieconomiche diverse produzioni, minaccia di investire altre realtà. A partire da quelle energivore, di cui la carta – che in Carnia conta oltre alla Rdm anche su Ermolli e Mosaico srl (gruppo Burgo) – fa parte a pieno titolo. —
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