Pro-Gest: prevista la cessione anche della cartiera di Mantova
La situazione finanziaria del gruppo, spiegano le segreterie nazionali di categoria di Cgil, Cisl e Uil, ha destato crescenti preoccupazioni negli ultimi mesi. Pro-Gest si trova attualmente in default su 450 milioni di bond

Ci sono anche "la cessione dello stabilimento di Mantova e la vendita di capannoni e immobili non strategici" tra le strategie di Pro-Gest, gruppo cartario di Istrana (Treviso), volte a generare liquidità. Lo riferiscono le organizzazioni sindacali riportando i contenuti di un incontro con il nuovo responsabile della ristrutturazione (Cro), Angelo Ridolfi, chiamato a cercare di risollevare lo stato di crisi in cui versa l'azienda riferibile alla famiglia Zago.
"La situazione finanziaria del gruppo - spiegano le segreterie nazionali di categoria di Cgil, Cisl e Uil - ha destato crescenti preoccupazioni negli ultimi mesi. Pro-Gest si trova attualmente in default su 450 milioni di bond, con mancati rimborsi di capitale e cedole su diverse emissioni. I primi nove mesi del 2023 si sono chiusi con una perdita di 20 milioni e una posizione finanziaria netta di 550 milioni, in rapido aumento. Questa critica situazione finanziaria - riportano i sindacati - ha spinto la famiglia Zago ad avviare trattative con i creditori ma la complessità della situazione ha generato una crescente apprensione tra i lavoratori e le rappresentanze sindacali".
Il quadro generale e l'importanza delle decisioni che dovranno essere prese nei prossimi mesi, viene ancora aggiunto "rendono necessario un monitoraggio costante, aprire un tavolo permanente e una comunicazione trasparente tra tutte le parti coinvolte. Solo attraverso un impegno congiunto e una strategia ben definita - chiudono i sindacati - sarà possibile affrontare le sfide attuali e garantire un futuro sostenibile per l'azienda e i suoi lavoratori".
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