Passaggio generazionale, Mht apre la società a due dipendenti

Gianfranco Ruffati, fondatore di Mht, ha ceduto i due terzi dell’impresa a Elisa Quattrin e Luca Morassut, entrambi al lavoro in azienda da tempo. «L’impresa è come fosse nostra - dicono -, siamo persone di fiducia».

Paola Dalle Molle
Da sinistra, Luca Morassut, Gianfranco Ruffati e Elisa Quattrin
Da sinistra, Luca Morassut, Gianfranco Ruffati e Elisa Quattrin

Mht Srl, impresa attiva nella lavorazione meccanica e per l’assemblaggio di macchine, fondata da Gianfranco Ruffati, compie vent’anni e nell’occasione due terzi della società passano a due giovani dipendenti: Elisa Quattrin, laureata in Economia aziendale a Trieste, in azienda dal 2011, e Luca Morassut, perito meccanico diplomato al Malignani di Udine, che segue produzione, ricerca e sviluppo.

Controcorrente rispetto ad una tendenza che vede le imprese italiane guidate da persone di età avanzata, l’azienda di San Vito al Tagliamento con lungimiranza ha annunciato la decisione nei giorni scorsi, durante la cerimonia del ventennale.

All’evento erano presenti il sindaco Alberto Bernava, i vertici del Comet e del consorzio Ponterosso, mentre il presidente della Regione Fvg, Massimiliano Fedriga, e l’assessore regionale alla Attività produttive, Sergio Emidio Bini, sono intervenuti attraverso un video-messaggio per attestare la loro vicinanza.

«L’azienda è come fosse nostra – ha commentato la nuova socia, Elisa Quattrin –. Quando Ruffati, un vero visionario, ha fatto considerazioni sul futuro, in noi ha trovato persone di fiducia. Ha così promosso un cambio generazionale fondato non sui geni di famiglia, ma sulle idee di persone che vivono l’azienda come lui e con lui».

D’altronde, sono stati loro, con il prezioso supporto del personale intero dell’Mht, a raccogliere la sfida lanciata qualche anno dal titolare: un progetto di crescita che prevedeva l’aumento del margine operativo e il raddoppio del fatturato. Grazie a un metodo organizzato, i due hanno raggiunto pienamente gli obiettivi aziendali. «Allora ci siamo chiesti: “E adesso? Cosa faremo da grandi?”».

Per loro ha risposto il presidente, proponendogli quote societarie in eguali parti. A soli 65 anni, nel pieno dell’operatività, Ruffati ha pensato al futuro dell’azienda, puntando sui suoi “cavalli vincenti” e attuando un sereno passaggio generazionale.

Con 13 mila mq di superfici produttive, Meccanica Hi Tech è partner industriale di importanti leader mondiali per la realizzazione meccanica e meccatronica di macchinari per ogni settore manifatturiero ed è tra i leader nella gestione delle lavorazioni meccaniche di precisione: dalla fresatura, alla tornitura e alla rettifica.

I 15 dipendenti iniziali sono raddoppiati fino ad arrivare alle 57 unità di oggi, mentre, i 3 milioni di fatturato hanno raggiunto, nel 2023, quota 10 milioni con un parco clienti consolidato e in crescita. Il mercato estero, che interessa il 20% della produzione, risente le conseguenze del complesso momento geopolitico e della crisi economica che coinvolge la Germania.

«Per il 2024 – conclude Ruffati – abbiamo preventivato, fin da inizio anno, un possibile calo che si assesterà intorno al 15%. Vediamo però degli spiragli per il 2025 e nel frattempo, abbiamo acquisito nuovi clienti. Un nostro punto di forza è dato dal fatto che interagiamo con diversi settori e questo ci permette di distribuire il rischio e reagire meglio ad eventuali crisi». 

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