Palladio Holding rientra nel capitale del gruppo della ristorazione stellata Alajmo
A distanza di 4 anni dall’uscita, la finanziaria vicentina torna ad investire nell’universo della ristorazione stellata della famiglia Alajmo che oltre a Le Calandre conta altri 13 locali, oltre a un laboratorio di produzione centralizzato e 200 dipendenti

PADOVA. Durante il primo matrimonio, dal 2010 al 2017, la finanziaria vicentina Palladio Holding ha accompagnato la famiglia Alajmo lungo un percorso di crescita che in 7 anni ha portato il gruppo padovano della ristorazione a passare da 5 a 9 locali con le aperture del Grancaffè & Ristorante Quadri in piazza San Marco a Venezia, del Caffè Stern a Parigi e di Amo al Fondaco dei Tedeschi sempre a Venezia. Ora, dopo una pausa di 4 anni, che ha comunque visto l’impero Alajmo proseguire la sua marcia nel segno della crescita e passare da 9 a 14 locali – uno dei quali a Marrakech, oltre a un laboratorio di produzione centralizzato e 200 dipendenti -, la liaison con il fondo vicentino si rinnova.
Con una nota Palladio Holding ha infatti annunciato il rientro nel capitale del gruppo della ristorazione, con l’acquisto di azioni e obbligazioni, a supporto dei futuri programmi di sviluppo. Un ritorno salutato con grande favore dalla famiglia padovana del ristorante le Calandre (accompagnata nel frattempo dal partner Leeu Collection che le rimarrà al fianco) come racconta Raffaele Alajmo, fratello dello chef stellato Massimiliano e amministratore delegato del gruppo, a Il Mattino di Padova: «Ricevere la telefonata di Roberto Meneguzzo (fondatore di Palladio holding) che mi diceva che gli sarebbe piaciuto esserci vicino in un periodo così complicato, è stata una dimostrazione di amicizia e stima rare nonché una conferma di quanto ho sempre pensato di Palladio: un operatore che si è sempre distinto per il suo spirito imprenditoriale, con un capitale "paziente" in grado di modulare l'approccio degli investimenti in base alle singole situazioni».
«Durante gli ultimi 2 anni, senza aiuti statali, abbiamo combattuto e ci siamo difesi, ci siamo ristrutturati, abbiamo realizzato un piano strategico nuovo, chiuso l'attività al Golf della Montecchia, chiuso Amor a Milano, aperto nell'isola della Certosa nella laguna veneziana, rilevato tre attività di ristorazione da H-Farm e aperto il nuovo concept Amor in Farm. Abbiamo reagito bene – ha concluso Alajmo – e siamo pronti a ripartire ancora più motivati».
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