Officine Facco acquisisce la vicentina Sperotto: i ricavi andranno a oltre 200 milioni
Un’operazione da 20 milioni di euro, quella annunciata ieri dall’ex presidente di Confindustria Padova, Massimo Finco presidente e Ad di Officine Facco. La società, da sola, si appresta a chiudere il 2023 con circa 185 milioni di euro di ricavi di gruppo

Officine Facco annuncia l’acquisizione della Sperotto Spa di Sandrigo a Vicenza e si prepara a chiudere il 2023 con ricavi aggregati per oltre 200 milioni di euro.
Un’operazione da 20 milioni di euro, quella annunciata ieri dall’ex presidente di Confindustria Padova, Massimo Finco presidente e Ad di Officine Facco. La società, da sola, si appresta a chiudere il 2023 con circa 185 milioni di euro di ricavi di gruppo, in forte crescita rispetto ai circa 144 milioni del 2022. «Questa operazione testimonia quanto crediamo ancora nel nostro lavoro e nel nostro territorio» ha spiegato Finco.
«L’acquisizione di Sperotto va nel senso dello sviluppo di una partnership al cui centro non c’è solo il business ma le persone coinvolte. La nostra famiglia è molto simile alla famiglia Sperotto: il fondatore Aquilino, padre di Renato e di Augusto, è stato sindaco di Sandrigo, come mio padre Luigi di Campo San Martino, ed è stato anche uno dei punti di riferimento del Centro Produttività Veneto. Insomma siamo imprenditori e famiglie che hanno la stessa storia. Quando abbiamo firmato il nostro primo pensiero è stato verso le nostre famiglie, le nostre imprese ma anche verso i nostri territori».
Con oltre 600 dipendenti diretti, 10 filiali in tutto il mondo, 2 stabilimenti produttivi (uno nel Padovano e uno in Brasile) e una presenza operativa in 70 paesi le Officine Facco sono un protagonista globale da oltre 60 anni, con una gamma completa di sistemi avicoli avanzati per il segmento della produzione di uova.

La più piccola Sperotto, che fattura ogni anno tra i 15 e i 25 milioni di euro, è invece un punto di riferimento nazionale per i sistemi di allevamento dei polli da carne.
«Ciascuna società continuerà ad operare come ha sempre fatto» spiega l’Ad di Officine Facco «ma entrambe potranno giovarsi delle competenze dell’altro: noi porteremo i sistemi, le tecnologie e gli impianti di Sperotto nel mondo aprendoci uno spazio nel settore dei polli da carne, Sperotto rafforzerà le nostre competenze e contribuirà ad un percorso di Ricerca e Sviluppo che è sempre più importante».
Pure in un periodo estremamente incerto ed in cui il settore che ha visto forti movimenti e grandi operazioni di acquisizione negli ultimi anni, Officine Facco ribadisce così la sua posizione di leader globale di settore.
«Solo negli ultimi tempi abbiamo realizzato, in Ucraina, un impianto da circa un milione di galline ovaiole, il più grande del mondo, e ne stiamo realizzando ora uno in Nebraska da circa 300 mila, per un valore di 15 milioni di dollari» aggiunge Finco.
«Ma il nostro mondo si evolve: il tema della sicurezza alimentare, fortemente collegato al benessere animale, la capacità di leggere e gestire i dati di produzione da remoto, la sostenibilità ambientale degli impianti e la tracciabilità dei prodotti (dalla gallina ovaiola fino alla frittata sul piatto) sono punti centrali della sfida dei prossimi anni. Una sfida che si può vincere solo con la crescita dimensionale e trovando partner eccellenti, e solidi, come noi li abbiamo trovati in Sperotto».
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