Montasio Dop, fatturato a quota 73 milioni (+5%)

La produzione dei 51 soci del Consorzio veneto-friulano è risultata stabile nel 2025. Presentato il primo bilancio di Sostenibilità per custodire la qualità della filiera del formaggio 

Maurizio Cescon

Il 2025 è agli sgoccioli e per le attività imprenditoriali è tempo di tirare le somme.

Non fa eccezione il Consorzio friulano-veneto per la tutela del formaggio Montasio Dop che chiuderà il bilancio con un fatturato di circa 73 milioni di euro, pari a un incremento del +5% rispetto all’esercizio precedente e una produzione di oltre 760 mila forme, sui livelli del 2024, con un andamento simile delle vendite, in gran parte nel mercato nazionale.

Ma per le 700 aziende della filiera (allevamenti, caseifici, stagionatori) e per i 51 soci del Consorzio presieduto da Valentino Pivetta e diretto da Renato Romanzin, il 2025 è stato particolarmente importante perché ha visto la luce il primo bilancio di Sostenibilità, un documento che fotografa un sistema strutturato e virtuoso di rendicontazione che rafforza il suo ruolo di custode della qualità nella filiera della Dop

Il documento racconta 12 mesi di impegno e crescita dell’attività consortile sostenuta da una filiera compatta e da una forte relazione con il territorio (la produzione è in tutto il Friuli Venezia Giulia, nelle province di Belluno e Treviso e in parte di quelle di Padova e Venezia), illustrando le iniziative e i risultati ottenuti lungo i pilastri della sostenibilità – ambientale, economica e sociale – e di governance, con l’obiettivo di individuare nuove azioni per ridurre l’impronta ecologica, rafforzare la competitività del prodotto all’interno dei mercati nazionali ed esteri, promuovere trasparenza e dialogo con consumatori, istituzioni e stakeholder.

Le attività consortili si sono concentrate in particolare sulla salvaguardia della biodiversità e del paesaggio montano e pedemontano, sull’attenzione al benessere animale e alla qualità del latte, sugli investimenti in energie rinnovabili e nell’efficientamento dei processi produttivi oltre che sulla formazione continua di allevatori e casari e sulle iniziative divulgative negli istituti scolastici.

Il Consorzio opera con una struttura snella composta da quattro dipendenti coordinati dalla direzione e riunisce 51 soci rappresentando 700 realtà tra aziende zootecniche, caseifici e stagionatori distribuiti tra il Friuli Venezia Giulia e Veneto Orientale.

Nel corso del 2024 sono state prodotte 764.799 forme, mentre le vendite hanno raggiunto 780.973 forme, registrando un risultato particolarmente positivo per il settore.

Centrale rimane l’attività di vigilanza e controllo: nel 2024 sono state effettuate quasi 800 analisi, a conferma dell’attenzione costante verso la sicurezza e la qualità del prodotto.

Sul fronte della comunicazione, il Consorzio ha ampliato la propria presenza online, raggiungendo più di 5 milioni e mezzo di persone in Italia e all’estero attraverso i canali social, rafforzando così la conoscenza e il valore del Montasio Dop presso un pubblico sempre più ampio.

«Con questo primo bilancio di Sostenibilità vogliamo rafforzare un messaggio chiaro: il futuro del Montasio passa dalla qualità, dalla responsabilità e dalla trasparenza – spiega il presidente del Consorzio Valentino Pivetta - . Il nostro impegno è continuare a crescere nel rispetto dei territori e delle persone che ogni giorno rendono possibile questa eccellenza. Il Montasio Dop si conferma così non solo un’eccellenza gastronomica, ma anche un protagonista attivo nella tutela dell’ambiente, del territorio e delle realtà che lo producono».

La tutela della salute dei consumatori rappresenta un ulteriore pilastro dell’impegno del Consorzio e in questo ambito una ricerca scientifica condotta in collaborazione con l’Università di Udine ha riconosciuto il Montasio Dop come alimento funzionale ovvero un prodotto che per le sue proprietà nutritive è capace di contribuire al benessere generale dell’organismo grazie alle sue proprietà.

«Il Montasio Dop si conferma così non solo ambasciatore di un territorio e della sua storia ma anche un alimento capace di coniugare gusto, qualità e benessere, grazie a proprietà che questa ricerca ha finalmente portato alla luce – ha aggiunto il direttore del Consorzio Renato Romanzin - . I risultati emersi ci rendono particolarmente soddisfatti e rafforzano la nostra filosofia di lavoro. In un contesto sociale e in un mercato in continuo mutamento, caratterizzato da esigenze specifiche di gusto, salute e stili di vita, lo studio sul Montasio come alimento funzionale intende rispondere alla crescente sensibilità verso diete sane ed equilibrate». —

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