Mita lancia la linea Recycled: materassi con fibre recuperate

L’azienda occupa nel Trevigiano un’area di 64 mila metri quadrati, metà dei quali dedicati alla produzione, che conta un materasso al minuto, utilizzan 27 mila chili di imbottitura l’anno e trapunta 250 km di tessuto

Maura Delle Case

Il tema della sostenibilità invade sempre più anche il comparto del bedding e del resto non stupisce considerato che le persone trascorrono un terzo della propria vita dormendo e sono dunque sempre più sensibili e informate sui prodotti che quel sonno lo accolgono. Dai letti ai materassi passando per le lenzuola. Lo sa bene Mita, azienda di Volpago del Montello in provincia di Treviso, che abbraccia tutta la gamma e che per offrire ai propri clienti un prodotto in linea con le nuove tendenze – sono 5 milioni gli italiani che dormono su un materasso dell’azienda trevigiana – ha investito in innovazione e lanciato Recycled. Una collezione del marchio Dem Armonie del Sonno, che si basa appunto sul rispetto dell’ambiente oltre che su qualità, funzionalità e durata e che ha scelto come testimonial l’ex Miss Italia Martina Colombari.

«La particolarità di questa collezione risiede nei materiali utilizzati» spiega Lorenzo Naso, direttore generale di Mita «con il tessuto Recycled realizzato con un filato a basso impatto e alta qualità, combinazione unica di fibre cellulosiche sostenibili. La maggior parte del filato è composta da Tencel Lyocell di Lenzing, combinato con canapa e cotone riciclato.

Il Tencel è un prodotto di legno proveniente da fonti sostenibili ed è noto per essere una delle fibre tessili più ecologiche grazie ad un processo produttivo a circuito chiuso. Il nuovo Dem ha moltissime altre qualità, dal cotone alla seta riciclata al 100%, che regola la temperatura corporea garantendo caldo in inverno e fresco d’estate».

L’azienda occupa nel Trevigiano un’area di 64 mila metri quadrati, metà dei quali dedicati alla produzione, che conta un materasso al minuto, utilizzando 27 mila chili di imbottitura l’anno e trapuntando 250 km di tessuto. Numeri di tutto rilievo per un’azienda che si avvia a chiudere l’anno in crescita del 2% sui 13,5 milioni di euro nel 2023, una lieve crescita che rappresenta un ottimo risultato se paragonata all’andamento del settore materasso che a fine anno prevede di chiudere con una perdita a doppia cifra del 17%.

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