Michelin chiude il magazzino di Tribano: in 28 senza lavoro

PADOVA. Michelin taglierà 578 posti di lavoro in Italia entro il 2017, nell’ambito del piano strategico 2016-2020. Lo riferisce il gruppo, che ha deciso di riorganizzare le filiali di Gran Bretagna, Germania e Italia. La maggior parte dei tagli italiani riguarderà i 400 lavoratori di Fossano, in provincia di Cuneo, per cui Michelin parla di una flessione dei volumi del 45%, che si traduce in una “situazione di cronica non saturazione degli impianti”. Lo stop al sito è previsto entro la fine del 2016. Gli altri esuberi sono ad Alessandria (30), Torino (120) e Tribano in provincia di Padova (28). Il piano annuncia anche un investimento in Italia di 180 milioni di euro. E prevede, tra l'altro, il rafforzamento dello stabilimento di Cuneo e la specializzazione nella fabbricazione di pneumatici autocarro nuovi ad Alessandria, dove verrà però arrestata l'attività di ricostruzione.
Stop senza revoche però per l’attività di magazzino di Tribano, mentre per il Polo logistico di Torino, è prevista una “evoluzione” con il venir meno della funzione di magazzino intermedio.
Quanto agli esuberi Michelin, che in Italia impiega oltre 4 mila dipendenti e realizza più del 10% della sua produzione europea, “si impegna ad assistere personalmente ogni dipendente nel trovare un impiego alternativo e implementerà un innovativo programma di supporto al ritorno al lavoro che verrà messo a punto con i sindacati nel corso delle prossime settimane”.
Michelin, che chiuderà anche gli impianti di Oranienburg (Germania) e Ballymena (Uk), ha motiva-to la riorganizzazione europea con il contesto competitivo e la crisi economica degli
ultimi anni che hanno colpito in modo duraturo il mercato europeo degli pneumatici e in particolare il mercato degli pneumatici nuovi e ricostruiti per camion.
La riorganizzazione costringerà Michelin a registrare in bilancio una svalutazione di 280 milioni di euro delle sue attività. «Chiederemo l’apertura di un tavolo di confronto per scongiurare la chiusura degli stabilimenti della Michelin. Vogliamo sapere quali siano i motivi alla base delle scelte dell’azienda» ha detto la vice presidente del Gruppo del Pd, Chiara Gribaudo.
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