Linea Fabbrica prepara lo shopping: «Rifaremo la filiera»

La storica azienda di Manzano ha in agenda un’acquisizione. Massimiliano Zamò: riportare in zona tutte le produzioni
Maura Delle Case

Un lavoro realizzato a tempo record, che promette a Linea Fabbrica di spalancare una volta in più il ricco mercato mediorientale. Dopo aver fornito, nel 2020, i divani all’Expo Village di Dubai, la storica azienda del Manzanese, che l’anno scorso ha tagliato i sui primi 45 anni di attività, è stata chiamata a realizzare tutti gli imbottiti per le zone silver, gold e vip lounge dello stadio King Abdullah Sports City Stadium, a Gedda, in Arabia Saudita, l’impianto che lo scorso mese di dicembre ha ospitato il campionato mondiale di calcio dei club.

Una commessa sfidante, sia per il numero di pezzi richiesti - 774 tra divani e poltrone, 200 tavoli e 120 metri di panche su disegno - che per il tempo di realizzazione: appena un mese. «Il committente è arrivato da noi il 17 ottobre e ci ha dato poco più di quattro settimane per portare a termine la commessa» racconta il Ceo di Linea Fabbrica, Massimiliano Zamò. Una missione quasi impossibile, considerato che il 70% del prodotto richiesto a Linea Fabbrica era customizzato. «Se ce l’abbiamo fatta - continua Zamò - lo dobbiamo ai nostri dipendenti, che hanno lavorato anche il sabato e la domenica, e a un’importantissima, direi fondamentale rete di subfornitura, quasi a chilometro zero, nel senso che si tratta in gran parte di aziende della nostra zona, che ci hanno dato una mano enorme».

INDUSTRIA: ISTAT, ORDINI DICEMBRE +2,3% MESE, -1,1% ANNOMEDIA ANNUA 2005 +2,6% DARE CON PEZZO SU ISTAT Una foto di archivio dell' 8 luglio scorso di un metelmeccanico in una fabbrica di Bologna. I prezzi alla produzione industriale, nel mese di settembre, sono cresciuti dello 0,3% rispetto ad agosto e del 3,8% su settembre del 2004. Lo comunica l'Istat. ARCHIVIO - GIORGIO BENVENUTI- ANSA - RED
INDUSTRIA: ISTAT, ORDINI DICEMBRE +2,3% MESE, -1,1% ANNOMEDIA ANNUA 2005 +2,6% DARE CON PEZZO SU ISTAT Una foto di archivio dell' 8 luglio scorso di un metelmeccanico in una fabbrica di Bologna. I prezzi alla produzione industriale, nel mese di settembre, sono cresciuti dello 0,3% rispetto ad agosto e del 3,8% su settembre del 2004. Lo comunica l'Istat. ARCHIVIO - GIORGIO BENVENUTI- ANSA - RED

Raccolto il guanto di sfida, Linea Fabbrica si è messa a lavoro praticamente no stop per arrivare a consegnare in tempo i prodotti, spediti in parte via mare in parte via aerea. «Per noi è stata una grande occasione di visibilità. Il committente, che ha lavorato direttamente per conto del ministero dello Sport dell’Arabia Saudita, ci ha concesso di applicare a ogni prodotto l’etichetta con il nostro brand Nahu e con la dicitura Made in Italy, concedendoci così una vetrina di grandissimo rilievo» aggiunge Zamò che racconta come il committente sia arrivato a bussare alla porta dell’azienda manzanese tramite passaparola.

«In Arabia Saudita, dove lavoriamo ormai da 12 anni, gli hanno parlato bene di noi e loro si sono fidati. Questo per dire - evidenzia l’imprenditore friulano - quanto i lavori eseguiti con serietà e a regola d’arte paghino poi con il tempo in termini di reputazione e di nuove occasioni di business».

Accanto a Linea Fabbrica, fondata nel 1978 da Lucio Zamò, padre di Massimiliano, la famiglia conta su altre due società, Linea France e Tecnosoft, quest’ultima interamente dedicata alla tappezzeria, sia per conto della capofila che per terzi.

La società è stata avviata un anno e mezzo fa e dall’estate scorsa è ospitata in un grande capannone di 5 mila metri quadrati realizzato di fianco al corpo di fabbrica principale. «Il nostro obiettivo - annuncia Zamò - è ricostruire in zona una filiera che ci consenta di concentrare tutte le produzioni a supporto nostro ma anche di altre aziende. In questo momento stiamo valutando di entrare nel capitale sociale di un’impresa che opera in regione e si occupa di componentistica, ma non è l’unica azienda che stiamo osservando. Diciamo che nel corso del 2024 almeno un’operazione m&a vorremmo portarla a casa».

Nel 2023 il gruppo, che dà lavoro a 60 persone, 100 se si considera anche l’indotto, ha chiuso generando ricavi per 30 milioni di euro complessivi. «La nostra ambizione? Crescere ancora - conclude l’amministratore delegato dell’azienda -. Sia all’estero, mercato che oggi vale l’82% del nostro fatturato, che sul mercato italiano».

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