La veneziana Zintek si rafforza in Cina e firma il ponte “spirituale” in zinco e titanio dell’archistar Fan Tie
Il ponte pedonale si trova nel distretto di Shuiwei a Shenzhen. Una struttura avveniristica, con un corpo centrale di attraversamento e due strutture complementari ai lati, a formare una grande H.
L’intervento di Zintek ha contribuito a fondere spiritualità e fisicità, le due anime del progetto firmato dell’architetto cinese di fama mondiale

VENEZIA. Il laminato in zinco titanio made in Venice conquista archistar e opere in tutto il mondo. La veneziana Zintek è stata tra i fornitori del nuovo ponte pedonale nel distretto di Shuiwei a Shenzhen. Una struttura avveniristica, con un corpo centrale di attraversamento e due strutture complementari ai lati, a formare una grande H.

L’intervento di Zintek ha contribuito a fondere spiritualità e fisicità, le due anime del progetto firmato dell’architetto cinese di fama mondiale Fan Tie. Zintek Srl produce e commercializza il laminato in zinco-titanio omonimo. Fa parte del Gruppo Cordifin, holding veneta attiva nei settori industriale, finanziario e immobiliare. L’azienda di Porto Marghera è punto di riferimento per la realizzazione di coperture, facciate e lattonerie in zinco-titanio zintek, adatte alla realizzazione di nuovi progetti e al restauro conservativo.

Ha uno stabilimento di produzione su un’area di 86mila metri quadri, attivo dal 1936, che conta su circa 100 dipendenti. All’interno della società è presente un’intera filiera produttiva che va dalla fusione dello zinco fino alla produzione, vendita e applicazione del prodotto naturale e riciclabile. Produce oltre 100.000 tonnellate di semilavorati di zinco all’anno.

“Il passaggio chiave della nostra storia è stato trasformare la lamiera in prodotto per l’architettura - spiega Gianni Schiavon, amministratore delegato di Zintek –. Noi forniamo la stoffa che l’architetto cuce per dare bellezza e durabilità agli edifici. Oggi non bisogna avere però solo un prodotto, serve anche un servizio di qualità, un ufficio progetti, un’area assistenza nei cantieri fino alla documentazione con monografie delle nostre opere più significative”.

Nell’ambito del restauro conservativo, Zintek ha realizzato a Venezia, tra le altre, le coperture dell’Hilton Hotel Molino Stucky, dei Giardini Reali di San Marco, de Le conterie di Murano; del Palazzo delle Poste a Trieste; del Sacrario di Castel Dante a Rovereto. Si sommano negli anni le collaborazioni prestigiose con gli architetti Renzo Piano, Michele De Lucchi, Sean Godsell, Maurizio Varratta, Luca Colombo e Matteo Thun, solo per citarne alcuni.

“Nel 2018 abbiamo deciso di allargare i nostri orizzonti, senza trascurare l’architettura italiana – prosegue l’ad Schiavon –. Abbiamo aperto lo showroom ad Amsterdam e poi Shanghai. Ci attendiamo dal mercato cinese, in forte ripresa, commesse importanti. Ora stiamo valutando l’ingresso nel mercato statunitense”.

Grazie all’apertura verso il mercato internazionale, Zintek ha registrato nel 2020, in controtendenza rispetto al settore, uno dei migliori incrementi di ricavi degli ultimi anni. Le vendite sono aumentate del 25% rispetto al 2019, mentre il fatturato registrato, comprensivo della produzione metallurgica, che include, oltre ai semilavorati in zinco, anche il rame, è stato di quasi 200 milioni di euro.

Recentemente su progetto di Renzo Piano Zintek ha fornito i laminati per realizzare il Children’s Surgical Hospital di Entebbe, sulle rive del lago Vittoria in Uganda, per Emergency. A settembre verrà inaugurato Epsilon, il settimo edificio del Campus Scientifico di Ca’ Foscari, in via Torino a Mestre con coperture in zintek.
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