La seconda vita di Deroma, punta al raddoppio dei ricavi in cinque anni
«Giovane, tecnologico e green» per l’a.d. Matteo Gialdini il nuovo volto di Deroma avrà queste caratteristiche. Il 2021 si è chiuso con 114 milioni di euro di fatturato, rispetto ai 93 milioni dell’anno precedente, ma l’obiettivo è raddoppiare la cifra entro cinque anni

VICENZA. Dopo sei difficili anni in amministrazione controllata, per l’azienda vicentina Deroma è iniziata una nuova era. Nonostante il fatturato in crescita, la leader mondiale dei vasi in terracotta ha vissuto a lungo “alla giornata”, pagando a caro prezzo una mancanza di visione sul futuro. Un anno fa però tutto è cambiato con l’acquisizione del fondo d’investimento anglo-scandinavo Njord e l’arrivo di un nuovo amministratore delegato che per l’azienda maladense ha progetti chiari e ambiziosi.
«Giovane, tecnologico e green» per l’a.d. Matteo Gialdini il nuovo volto di Deroma avrà queste caratteristiche. Il 2021 si è chiuso con 114 milioni di euro di fatturato, rispetto ai 93 milioni dell’anno precedente, ma l’obiettivo è «raddoppiare la cifra entro cinque anni e fare dei vasi Deroma un must-have per chiunque voglia una pianta felice a casa propria» sottolinea Gialdini.

Con un background nel marketing ed esperienze professionali di primo livello in Italia e all’estero (Miele, Hansgrohe e poi Natuzzi come braccio destro commerciale del fondatore Pasquale Natuzzi), il nuovo a.d. ha abbracciato in toto l’approccio tipicamente scandinavo di Njord che dopo l’acquisizione ha confermato in blocco tutti i 500 dipendenti.
«Le persone saranno d’ora in poi al centro dell’impresa dove sicurezza, welfare e benessere saranno in cima alla scala dei valori». Dopo la riorganizzazione delle risorse interne e l’introduzione di un nuovo metodo di lavoro Deroma guarda all’assunzione di nuove figure professionali in linea con il progetto “Pioneer”, una sorta di new deal che spianerà la strada alla modernizzazione dell’azienda per i prossimi cinque anni. «Essere pionieri vuol dire percorrere strade nuove, scardinando la logica rassicurante del “si è sempre fatto così”. Per questo cerchiamo giovani talenti in settori diversi, dal marketing all’area finance, che possano dialogare con i rappresentanti della vecchia generazione, creando uno scambio di visioni e competenze. Vogliamo veder lavorare fianco a fianco persone con background diversi, e dare più spazio alle donne lavoratrici andando in contro a tutte le esigenze della maternità».

Quello legato alla sostenibilità rappresenta un altro pilastro fondamentale del nuovo corso di Deroma. «Abbiamo introdotto un energy manager e previsto investimenti a lungo e breve termine tra i quali il rifacimento del tetto che sarà meglio coibentato e dotato di pannelli fotovoltaici per soddisfare in futuro almeno il 30% del nostro fabbisogno energetico».
Anche l’approccio al cliente finale verrà ripensato con metodo scientifico. Ci si baserà infatti sugli studi di un sociologo incaricato dall’azienda di osservare i nuovi trend del mercato dove l’onda green sembra quella giusta da cavalcare. «Il mondo del gardening sta registrando un boom» spiega Gialdini, «con i giovanissimi in prima fila tra chi ha riscoperto il piacere di prendersi cura delle piante e apprezza la terracotta quale materiale naturale per eccellenza». Che si tratti di un giardino di campagna o di un romantico roof garden in qualche metropoli, dall’Asia all’America del Nord (primo mercato estero dell’azienda) se chiedi un vaso, dici “deroma”.
Proprio questa straordinaria brand awareness e una conoscenza della materia prima che ha ben pochi competitor, hanno spinto Njord ad investire nell’azienda di Malo che, oltre ad una sede produttiva in Texas, conta uffici commerciali in tutto il mondo. Non ultimo, fra le altre novità all’orizzonte, va citata Deromaison, uno spazio creativo di scambio e divulgazione sul mondo del “verde” in tutte le sue declinazioni, che prenderà forma già dalla primavera presso la sede aziendale di Malo.

«Abbiamo pensato di creare uno spazio dove incontrarsi fisicamente - Covid permettendo - ma anche virtualmente, aprendo le porte a chef, artisti, influencer del mondo green, per esplorare e condividere le sue tante sfaccettature che vanno dal design alla gastronomia. Deromaison sarà un luogo per eventi ed esposizioni dove coinvolgere clienti,fornitori e altre aziende in un’ottica di co-branding. Anche questa idea si inserisce in una chiara progettualità. Guardiamo lontano ma facciamo tesoro della tradizione Deroma che si è fatta custode di un pezzo di storia del Vicentino dove la produzione di vasi in terracotta affonda le radici fin dal I secolo a.C.».
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