La Germania pesa sull’export: Veneto in flessione dell’1,2%
Le esportazioni venete nel periodo sono state pari a 19,7 miliardi, in calo dell'1,2% rispetto al valore dello stesso periodo dello scorso anno (a 19,94 miliardi).
I dati grezzi segnano una variazione tendenziale di +1,6% per l'intero Nordest
La crisi tedesca penalizza anche nel primo trimestre del 2025 l'export del Veneto, che segna -1,2% rispetto allo stesso periodo del 2024. Lo afferma l'Istat nell'analisi congiunturale delle esportazioni tra gennaio e marzo 2025.
Le esportazioni venete nel periodo sono state pari a 19,7 miliardi, in calo dell'1,2% rispetto al valore dello stesso periodo dello scorso anno (a 19,94 miliardi). I dati grezzi segnano una variazione tendenziale di +1,6% per l'intero Nordest (+2,8% i dati destagionalizzati), merito esclusivo dell'export del Friuli Venezia Giulia, cresciuto del 26,1% nel primo trimestre, il dato più alto in Italia.
«La performance - spiega l'Istat - è dovuta principalmente alle maggiori vendite di mezzi di navigazione marittima. Tra le regioni nordestine va male anche il Trentino Alto Adige, con -1,6%. Per il Nord Est l'export torna a crescere in termini tendenziali, dopo quasi due anni, grazie alla performance positiva del Friuli-Venezia Giulia. Pressoché stazionario su base annua l'export per il Nord-ovest, mentre si attenua la sua flessione tendenziale per il Sud e Isole».
Quarta provincia per export in Italia è Vicenza, che sale da 5,61 miliardi di esportazioni nel primo trimestre del 2024 a 5,67 miliardi, in crescita del 0,9%. Poi troviamo Treviso, che cala dell'1,3% da 3,87 miliardi a 3,82 miliardi. Quindi Verona, che scende da 3,85 miliardi di export a 3,75 miliardi (-2,7%), e Padova in leggero calo dell'1,1% da 3,30 miliardi a 3,26 miliardi. Nel primo trimestre del 2025, le regioni italiane che registrano gli incrementi tendenziali più marcati dell'export in valore sono, oltre al Friuli-Venezia Giulia, Lazio (+16,9%), Valle d'Aosta (+11,8%) e Toscana (+8,2%). All'opposto, le flessioni tendenziali più ampie delle esportazioni riguardano Sardegna (-16,8%), Marche (-11,6%), Basilicata (-10,4%), Molise (-9,2%) e Puglia (-8,4%). Nel primo trimestre 2025, i contributi positivi maggiori alla crescita su base annua dell'export nazionale derivano dall'aumento delle esportazioni del Friuli-Venezia Giulia verso la Germania (+187,4%), del Lazio verso Stati Uniti (+126,4%) e paesi Opec (+256,2%), della Lombardia verso gli Stati Uniti (+13,5%) e della Toscana verso la Francia (+22,9%). Gli apporti negativi più ampi, invece, provengono dal calo delle vendite della Lombardia verso la Svizzera (-18,5%) e della Toscana verso la Turchia (-36,3%). Nei primi tre mesi dell'anno si registra l'aumento delle vendite di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici da Toscana, Lazio, Lombardia, Campania e Abruzzo. Per contro, minori vendite di coke e prodotti petroliferi raffinati da Sicilia e Sardegna e di autoveicoli da Piemonte, Campania e Abruzzo.
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