Il risiko delle super-container, Bollorè vende gli asset a Cma Cgm

Riparte dalla Francia il risiko della logistica mondiale. Bollorè Logistics, ramo trasporti e logistica del gruppo di Vincent Bollorè, l’industriale e finanziere bretone conosciuto a Trieste per essere stato per anni consigliere e poi vicepresidente delle Generali, ha accettato un’offerta di acquisto da parte dell’armatore francese Cma Cgm sulla base di un valore d’azienda di 5 miliardi di euro. Cma Cgm che con questa operazione diventerebbe il quarto gruppo mondiale, ha spiegato che questo progetto rientra in una strategia basata sul «trasporto marittimo e la logistica, che mira a offrire e sviluppare soluzioni complete per sostenere le catene di approvvigionamento dei propri clienti». Cma-Cgm, presieduto dall’imprenditore franco–libanese Rodolphe Saadé, diretto concorrente di Maersk, è presente a Trieste con un servizio settimanale di trasporto container. Tre anni fa si era parlato di un possibile interesse del colosso della logistica francese a sbarcare nella piattaforma logistica triestina.
La compagnia di Marsiglia sbarca merci a Trieste nel quadro della Ocean Alliance, che ogni settimana fa scalo in Molo VII con gli altri colossi Evergreen, Ocl e Cosco.
Cma-Cgm ha sfruttato appieno il boom del trasporto marittimo creato dalla crisi del Covid-19 raggiungendo lo scorso anno un utile netto record di oltre 23 miliardi di euro nel 2022. Risultati ottenuti sfruttando l’impennata dei noli: il prezzo del trasporto di un container dalla Cina all'Europa si è infatti decuplicato fino a raggiungere i 15.000 dollari.
Bollorè, da parte sua, abbandonati i salotti buoni della finanza italiana si è impegnato in una rifocalizzazione sui media, in particolare attraverso il gigante Vivendi (proprietario di Canal+, Havas ed Editis), che ora detiene una quota di maggioranza in Lagardère. Le sue attività di trasporto e logistica hanno rappresentato un fatturato di 7,1 miliardi di euro nel 2022, con stabilimenti in cento Paesi e 13.500 dipendenti.
In questi anni ha ordinato decine di navi portacontainer dai cantieri navali asiatici, giganti alimentate a Gnl o metanolo, che emettono meno CO2. Il gruppo marsigliese è anche sbarcato in California con l'acquisto di un terminal a Los Angeles-Long Beach, che movimenta container da tutto il mondo, e coltiva importanti alleanze in Cina.
Questa diversificazione ha consentito a Cma Cgm di di sfruttare un forte vantaggio competitivo. Tutto ciò è avvenuto in tempi in cui le navi sono sempre più giganti, in grado di trasportare fino a 24.000 container per ridurre i tempi di inattività di questi colossi del mare: «Stiamo rafforzando la qualità dei nostri servizi ai clienti americani e l'efficienza della loro supply chain con una gamma completa di soluzioni marittime, logistiche, aeree e marittime», hanno spiegato al quotidiano francese Le Monde i vertici del gruppo marsigliese.
Dal 2019 la società guidata da Rodolphe Saadè ha infatti moltiplicato le acquisizioni e le partecipazioni in ammiraglie francesi e straniere, da Ceva Logistics ad Air France-Klm. Il gruppo è attivo anche nel trasporto aereo con Cma Cgm Air Cargo, che possiede una dozzina di Airbus e Boeing.
L'armatore non intende competere con i colossi americani FedEx e UPS, ma offre trasporti mirati a maggior valore aggiunto. E ha rafforzato la sua base aerea firmando una "partnership strategica" con Air France-Klm, di cui è diventato, nel 2021, il primo azionista privato, con il 9% del capitale.
Un approccio multimodale richiesto da grandi clienti come Ikea, Walmart o Carrefour. Cma Cgm è salita sul satellite prendendo il 10,43% dell'operatore Eutelsat. «Tutto ciò che possiamo fare per il pianeta, dobbiamo farlo», ha confidato Saadé promettendo un gruppo carbon neutral nel 2050.
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