Il pezzo d’arredamento più amato? L’imbottito, meglio se green (nella sostanza e nel colore)
Parola di due dei designer che lavorano (anche) per il gruppo Calligaris, Michele Menescardi, autore della poltrona 100% in materiale riciclato Reef, e Cristian Gori, che per il gruppo di Manzano ha realizzato Zero, la prima sedia flat pack.

MILANO. Il pezzo d’arredamento più amato dagli italiani? Non c’è dubbio: l’imbottito. Attenzione però a chiamarlo divano. Sì, perché oggi, quel pezzo di arredamento, non rappresenta più (non solo) il punto d’approdo serale che molti sognano durante la giornata. È molto di più. È come un biglietto da visita, un condensato di forma, colore, disegno, che dice molto del padrone di casa, come una sorta di biglietto da visita che chi è attento alle tendenze dell’arredamento è in grado di decifrare all’istante.
Non stupisce quindi che alla domanda, qual è il prodotto principe delle nostre case, il designer Michele Menescardi, che da anni collabora con il gruppo Calligaris, risponda senza esitazioni: «L’imbottito certamente. A questo si aggiungono poi scrivanie, contenitori, arredamenti flessibili che consentono semplicemente e rapidamente di cambiare la configurazione dei nostri spazi, passando da ufficio a living e ancora a sala da pranzo».

Eredità del Covid che ci ha costretti per lunghi periodi a stare in casa, a doverla ripensare in funzione di nuove necessità – lavoro, studio, palestra – e di una nuova consapevolezza dell’importanza degli spazi, anche verdi.
Colore che dall’esterno è stato portato su tante proposte d’arredo. Dunque, dopo anni di minimalismo bianco, via libera al colore? «Le tendenze propongono i colori legati alla natura, quelli organici, che ricordano la terra. In generale il colore piace e funziona molto bene anche con i materiali riciclati che si iniziano a utilizzare in arredamento» aggiunge Menescardi che parla con cognizione: è sua la poltrona Reef, realizzata per Connubia, in 100% materiali riciclati.
Quello della sostenibilità è un altro tema, trasversale al Salone, che in prospettiva determinerà la competitività e l’appeal di molte aziende, considerata la grande attenzione che i giovani (i compratori di domani) hanno per l’ambiente e la sostenibilità. «Basta fare due passi al Salone per capire quanto questo tema sia d’attualità» conclude Menescardi.

Il suo prodotto, nello stand Connubia, sta a fianco di un’altra proposta green del marchio giovane di Calligaris: la seduta Zero, «la prima sedia al mondo flat pack - racconta il suo designer, Cristian Gori -, realizzata 100% in materiale riciclato e completamente riciclabile, che può essere montata con una moneta da 2 euro».
Facile da montare e da trasportare, perché grazie alla scatola di cartone flat, occupa pochissimo spazio il che significa più sedie sullo stesso camion o nello stesso container e meno inquinamento. Senza contare che nasce già circolare: prodotta con materiale riciclato e totalmente riciclabile. Il futuro, quello che di sostenibilità ambientale non parla ma fa, è qui.

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