Il colosso Msc compra la metà di Italo

Nasce un grande gruppo intermodale, Montezemolo resta presidente. Aponte: «Conferma del nostro impegno per l’Italia»

Msc compra la metà di Italo. Il colosso mondiale della logistica e dello shipping ha firmato un accordo vincolante per l'acquisizione del 50% del gruppo ferroviario dal fondo Usa Gip, ma quest'ultimo non esce di scena. Infatti l'altra quota di circa il 50% in Italo «continuerà ad essere di proprietà di Gip, che avrà una governance congiunta con Msc, con alcune entità del Gruppo Allianz e fondi gestiti da Allianz Capital Partners oltre ad altri co-investitori», ha spiegato Msc in una nota, sottolineando che lo scopo è «stabilire un partenariato strategico di lungo periodo per lo sviluppo futuro di Italo».

La valutazione complessiva di Italo supera i 4 miliardi di euro compresi i 900 milioni di debito. Nel 2018 Gip l'aveva acquistato per 1,98 miliardi. L'operazione dovrà avere ora il via libera dagli enti regolatori nazionali ed europei. «Questo accordo dimostra il nostro impegno di lunga data per l'Italia e il sostegno al trasporto ferroviario passeggeri ad alta velocità nel Paese», ha detto il presidente del gruppo Msc, Diego Aponte. «Crediamo fortemente nel potenziale di Italo per rafforzare ulteriormente la connettività ferroviaria in tutta Italia, ma anche nel mercato turistico nazionale», ha sottolineato. Ed inoltre, «l'accordo riflette anche l'obiettivo del nostro gruppo di sviluppare ulteriormente modalità di trasporto sostenibili, sia per i passeggeri che per le merci», ha spiegato Aponte. «Siamo entusiasti di collaborare con la Msc, con cui abbiamo un rapporto strategico solido e produttivo, per continuare a sostenere la crescita futura di Italo», ha aggiunto il presidente e ceo di Gip, Bayo Ogunlesi. E ha espresso soddisfazione anche Luca Cordero di Montezemolo, che resterà presidente. «Con questo accordo nasce il primo gruppo intermodale in Europa, per offrire un reale servizio di mobilità integrata treno, nave, autobus utile al Paese, ai viaggiatori e ai turisti», ha detto. Italo infatti porta in dote anche Itabus. «L'acquisizione della maggioranza di Ntvv (Italo più Itabus) da parte di Msc, gruppo prestigioso, leader mondiale nel trasporto marittimo, fondato e gestito da un imprenditore italiano, Gianluigi Aponte, che conosco e di cui ho grande stima da anni, è motivo di soddisfazione e orgoglio e porterà crescita e sviluppo», ha sottolineato Montezemolo.

Nella società resteranno come soci lo stesso Montezemolo, Alberto Bombassei e Isabella Seragnoli, con circa lo 0,6% a testa e che reinvestiranno nella newco. Escono Flavio Cattaneo, che negli anni ha avuto un ruolo importante nella crescita di Italo, Giovanni Punzo e Peninsula Capital. Nel futuro assetto societario, oltre a Montezemolo presidente, resterà Gianbattista La Rocca come amministratore delegato, in modo da garantire stabilità e continuità.

Con l'acquisto di Italo, Msc si rifà per il mancato acquisto di Ita Airways, la newco nata dalle ceneri di Alitalia e corteggiata per circa un anno insieme a Lufthansa. Italo-Ntv fu fondato nel 2006 da Montezemolo, Diego Della Valle, Gianni Punzo e Giuseppe Sciarrone con l'obiettivo di competere sull'Alta velocità con i Frecciarossa di Fs, in vista della liberalizzazione del settore ferroviario nell'Unione europea.

Il debutto sui binari avvenne il 28 aprile del 2012 sulla tratta Napoli-Milano. Da allora Italo è cresciuto fino a gestire una flotta di 51 treni elettrici ad alta efficienza energetica, collegando 51 città in tutta Italia, 59 stazioni ed effettuando 118 viaggi giornalieri. E rendendo l'Alta velocità italiana un «unicum» nel panorama internazionale.

Riproduzione riservata © il Nord Est