Il balzo di Arte Video, da microimpresa a 27 milioni di ricavi
L’azienda di Palmanova si occupa di post produzione di film. «Centinaia di titoli destinati alle piattaforme streaming»

Crescita esponenziale dei ricavi per Arte Video, l’azienda di Palmanova acquisita nel 2019 da Iervolino & Lady Bacardi Entertainment, che da un milione di euro di fatturato, realizzato nell’ultimo anno ante Covid, è passata nel 2021 a 27 milioni di euro. Un’accelerazione suggellata dal premio Industria Felix, evento che andrà in scena domani alla Luiss di Roma, presente il ministro della Cultura Sangiuliano, e che vedrà premiate 203 società di capitali, le più competitive e affidabili d’Italia. Tra queste Arte Video.
Una bella soddisfazione per gli amministratori delegati Giuseppe Tissino e Claudio Zorzenon che dal 2019 hanno accompagnato la crescita dell’impresa, sia in termini di volumi che di mercati. La società vanta due sedi, una a Roma, l’altra a Palmanova dove lavora più della metà del personale e da dove materialmente i film ricevuti dai distributori vengono lavorati e inviati alle varie piattaforme. In portafoglio Arte Video le conta ormai quasi tutte: Amazon, Google play, Rakuten, Sony, Microsoft.
Una rosa alla quale si sono aggiunte più recentemente Disney plus e Paramount e che conta invece da tempo pure Itunes, la piattaforma di Apple che quest’anno ha incoronato la società friulana “Preferred encoding house“, una delle 6 al mondo.
«Cosa facciamo esattamente? Ci occupiamo della post produzione dei film prodotti dal gruppo, l’ultimo dei quali è «Lamborghini: The Man Behind The Legend“, che ha debuttato nelle sale lo scorso 18 novembre. Gestiamo poi centinaia di titoli destinati alle piattaforme streaming. I distributori italiani ci inviano i film che noi sottoponiamo a rigidi controlli di qualità, li dotiamo di tutti i metadati necessari e delle parti grafiche, per inviarli infine al digital delivery alle piattaforme». Tradotto: il film viene spedito ai grandi server che permettono poi lavoro visione da casa.
Per farlo, Arte Video ha dovuto investire ancora sulla rete. «Da qualche settimana possiamo contare su una linea a 10.000 Mbits in upload e download contro i precedenti 1.000. Una potenza - precisa l’amministratore delegato Tissino - che ci consente di inviare senza interruzioni film ai server in Europa e negli Usa. Quanti? Diciamo che ne lavoriamo 30-35 mese, contro una decina di qualche anno fa».
Davanti gli occhi esperti dei dipendenti di Arte Video, veri e propri “cacciatori’’ d’imperfezioni, in cerca di errori da correggere o di colori da ricalibrare, passano i titoli più svariati. Lungometraggi, corti e serie, anche animate. Qualche esempio? «Parasite, pluripremiato agli Oscar, e Puffins - ricorda Tissino -, web serie con Johnny Depp che impresta la sua voce al protagonista».
Dall’Italia, Arte Video ha ampliato il suo raggio d’azione negli States, dove l’anno scorso ha aperto la sua prima società e dove recentemente ha partecipato all’American Film Market. «Abbiamo offerto i servizi che sviluppiamo a Palmanova per il settore del cinema nell’ambito del controllo di qualità, del digital delivery dei film alle piattaforme e della color correction - conclude il Ceo -. Un servizio quest’ultimo che, in collaborazione con la casa di produzione Pilgrim di Trieste, abbiamo realizzato recentemente anche per il film “Peacock Lament“, vincitore del 35° film festival di Tokyo come miglior contributo artistico».
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