Il 44enne friulano Carlo Piemonte è il nuovo direttore generale di FederlegnoArredo

Chiamato dalla Federazione, lascia dopo 20 anni il Cluster Fvg. Feltrin: «Rappresenta un passo importante per il futuro»

Maura Delle Case

 

Dal cluster legno arredo e sistema casa Fvg alla direzione generale di FederlegnoArredo. Ad abbracciare la nuova sfida, da gennaio 2026, è il manager friulano Carlo Piemonte, che a 44 anni si accinge a diventare il più giovane dg nella storia della Federazione. A darne notizia agli associati è stato ieri il presidente di FederlegnoArredo, Claudio Feltrin, nel corso dell’assemblea di fine anno, che si è svolta alla Triennale di Milano.

«La scelta di Carlo Piemonte, condivisa con il consiglio di presidenza di Fla, rappresenta un passo importante per il futuro della nostra Federazione. La sua profonda conoscenza delle diverse filiere, la capacità di lavorare a stretto contatto sia con le imprese che con le istituzioni regionali, nazionali ed europee, costituiranno un valore aggiunto fondamentale per tutti i nostri associati e per l’intero sistema produttivo. A lui – commenta Feltrin – va il mio ringraziamento per aver accettato una sfida complessa e stimolante al tempo stesso, che potrà affrontare contando sulla collaborazione e il know-how della struttura della Federazione».

Friulano doc, vive a Medeuzza, una manciata di chilometri da Manzano, Piemonte ha costruito la sua carriera dal basso, un pezzetto dopo l’altro, come ricorda lui stesso, rispondendoci ieri dalla Florida, dove si trova a rappresentare il cluster legno arredo Fvg alla fiera Miami Basel. «Mi sono diplomato al Malignani e poi sono andato a lavorare in un’azienda del manzanese che produceva sedie nel reparto assemblaggio. Da sempre nei ritagli di tempo aiutavo mia madre nel suo salone di parrucchiera e ho imparato l’importanza del dialogo con le persone. A 22 anni, durante la leva di due anni in polizia di Stato, mi sono iscritto a giurisprudenza a Trieste e una volta conclusi gli studi con specializzazione internazionale, sono stato il primo assunto dell’allora neonata Asdi Sedia. Da li sono partito e poi grazie a una squadra meravigliosa abbiamo costruito tutto». Nel 2017 Piemonte è diventato direttore generale del Cluster regionale, affiancando a questo diversi altri ruoli chiave nello sviluppo e nella valorizzazione del settore in qualità di amministratore unico della International Center for Italian Design, di consulente tecnico della direzione Foreste ed economia della montagna del Masaf e, dal 2023, di dg del cluster nazionale Italia Foresta Legno nonché di presidente di Legno Servizi. È inoltre membro del gruppo di coordinamento nazionale per la Bioeconomia presso la Presidenza del Consiglio e vice presidente del Working Group della CBE JU a Bruxelles. Negli anni ha sviluppato una rete internazionale per la promozione del made in Italy nel mondo, gestendo sedi estere e piattaforme formative.

«È un onore e un’emozione assumere questo incarico» continua Piemonte che ringrazia Feltrin e il consiglio di presidenza di Fla «per la fiducia dimostrata» oltre che «le istituzioni e gli amici del Cluster Fvg con cui ho condiviso un entusiasmante percorso ventennale, basato sul dialogo e sulla forza delle progettualità a favore del settore». In ultimo un ringraziamento alla sua famiglia, «a mia moglie, i miei figli e i miei genitori che mi hanno sempre sostenuto».

«Da gennaio – continua il 44enne – sarò a disposizione di tutto il sistema Fla e delle sue 11 associazioni, facendo dell’ascolto, del confronto e dello sviluppo dei territori i punti fermi del ruolo affidatomi, con l’obiettivo di consolidare ulteriormente il ruolo della Federazione quale riferimento per il sistema italiano del legno-arredo, rafforzando il legame con il mondo confindustriale e il dialogo con le altre associazioni di sistema. Obiettivi che andranno di pari passo al presidio dei temi legati alle foreste e alla loro gestione responsabile in un’interlocuzione proficua e proattiva con il ministero competente, grazie anche al prezioso ruolo del Cluster nazionale Italia foresta legno».

In agenda il manager ha già appuntato le prime prove da affrontare a partire dal prossimo mese di gennaio: «Anzitutto la competitività internazionale, che è sempre più agguerrita, quindi le sfide che l’Europa sta proponendo ai comparti manifatturieri e ancora – conclude – la creazione di programmi utili all’interno del sistema che partano dai territori».

Riproduzione riservata © il Nord Est