I progetti di Asem: nuovo capannone e ricavi in crescita fino a 300 milioni
L’Ad Greg Nicoloso illustra il piano industriale a cinque anni. Decisivi gli investimenti e il traino di Rockwell automation

Anno di luci e ombre quello chiuso (fiscalmente) da Asem lo scorso 30 settembre. Il generale rallentamento dell’economia ha investito anche l’azienda di Artegna, produttrice di pc industriali e software applicativi, che dopo un triennio di ricavi in crescita vertiginosa ha assaggiato una prima frenata. L’anno ha chiuso con un -9% sul turnover 2023 (contro un -30% medio del settore) che si era attestato a poco meno di 84 milioni contro i 27 del 2020, anno in cui l’azienda è stata acquisita dal gruppo americano Rockwell Automation, colosso da 29 mila dipendenti nel mondo e 9 miliardi di fatturato nel 2023.
L’ingresso nella multinazionale ha aperto ad Asem il mercato americano e il portafoglio della stessa Rockwell spalancando prospettive di crescita che in precendenza l’azienda aveva di fatto solo assaggiato, come suggerisce l’ambizioso piano industriale che prevede, per i prossimi cinque anni, una crescita esponenziale, complice l’integrazione con il canale Rockwell: «Puntiamo a portare i ricavi a 300 milioni di euro» ha fatto sapere l’amministratore delegato Greg Nicoloso nei giorni scorsi, a margine della festa che ha visto l’azienda aprire le porte ai dipendenti – arrivati a 284 – e alle loro famiglie in occasione dei primi 45 anni della società.

Una festa voluta dal management per cementare il senso di squadra – di quell’A-team, come si è ribattezzata per l’occasione strizzando l’occhio alla celeberrima serie anni ’80 – pronto a guardare lontano, ai nuovi obiettivi che l’azienda intende centrare.
La leva decisiva, quella che si affianca all’effetto traino di Rockewell, è data dall’importante pacchetto di investimenti che Asem sta mettendo a terra. «Abbiamo portato in casa quasi tutte le certificazioni, abbiamo acquisito nuovi macchinari, assunto personale e dato il via alla costruzione del nuovo corpo di fabbrica. Un investimento da 10 milioni di euro che, indicativamente entro la metà dell’anno prossimo, ci garantirà nuovi 3.600 metri quadri in forza dei quali potremo procedere alla ridefinizione di spazi e funzioni in azienda» ha annunciato ancora l’Ad.

«Nel capannone Nord saranno concentrate produzione, laboratori e tutta la ricerca e sviluppo, che ospiteremo su un soppalco, duplicando la superficie di 800 metri attualmente disponibile – spiega il manager –, mentre in Asem Sud, nella sede centrale ampliata, riuniremo i magazzini, l’assemblaggio con sette nuove linee e daremo più spazio agli uffici che oggi sono strettissimi».
Il 2025 secondo Nicoloso dovrà ancora fare i conti con magazzini pieni, eredità del periodo post Covid quando in seguito allo shortage dei componenti c’è stata una corsa all’acquisto anche da parte dei costruttori di macchine industriali. «A questo si deve il rallentamento di quest’anno e di parte del prossimo, che nel nostro caso siamo riusciti a contenere grazie al nuovo canale Rockwell, che per noi significa 5 mila commerciali nel mondo al lavoro per proporre al mercato anche il prodotto Asem» spiega Nicoloso.
Alla ripresa della domanda da parte dei clienti tradizionali, unita dunque alla spinta del “nuovo” canale Rockwell e all’aumentata capacità produttiva garantita dall’ampliamento, Asem sarà pronta al progettato balzo dei ricavi che per Artegna significherà anche nuova occupazione. «Per sostenere la crescita – conclude Nicoloso – dovremo infatti assumere ancora. Ingegneri, product e project manager e naturalmente personale per la produzione».
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