I 40 anni di Grafica Veneta tra successi editoriali e innovazione

Da una minuscola linotipia di Trebaseleghe, in provincia di Padova, Grafica Veneta è diventata uno dei più importanti player del settore, con una storia fatta di coraggio, passione e visione

La redazione
Il presidente di Grafica Veneta Fabio Franceschi
Il presidente di Grafica Veneta Fabio Franceschi

Grafica Veneta compie quarant’anni e festeggia trasformando la propria storia in un nuovo punto di partenza, raccontato nel linguaggio che conosce meglio: quello dei libri.

A dare risalto al traguardo è il progetto editoriale curato da Marco Cappelli, divulgatore storico e autore di Storie D’Italia: “Le radici profonde non gelano: la storia della stamperia veneta”, sono un libro e un podcast che raccontano l’evoluzione della tradizione tipografica del territorio e il suo ruolo nella cultura del libro. Dal 1985, anno della sua fondazione, Grafica Veneta è parte di questo percorso, contribuendo alla crescita del settore e affermandosi come riferimento internazionale per la stampa editoriale.

«Celebriamo quarant’anni di storia, di lavoro e di successi condivisi: un traguardo importante come questo non si raggiunge da soli, ma insieme a editori e collaboratori che hanno creduto in Grafica Veneta quando era una piccola realtà del territorio e continuano a farlo oggi che siamo un operatore della stampa di libri a livello internazionale», ha commentato Fabio Franceschi, presidente di Grafica Veneta.

«Per noi il libro non è solo un prodotto industriale: è cultura, emozione, libertà di pensiero; per questo guardiamo ai prossimi anni con la stessa curiosità degli inizi, pronti a crescere ancora e a meravigliarci insieme agli editori e lettori, perché ogni pagina stampata è, ancora una volta, un nuovo inizio condiviso».

Il viaggio della stampa editoriale veneta, dalle sue origini artigianali fino alle grandi sfide dell’era contemporanea, è stato raccontato nel podcast e nel libro “Le radici profonde non gelano: la storia della stamperia veneta”, scritto da Marco Cappelli.

Il divulgatore ripercorre la storia dell’industria tipografica in Veneto, dalle origini con il primo editore-stampatore Aldo Manuzio, nel 1500 a Venezia, ai successi europei della famiglia Remondini di Bassano del Grappa nel 1700, fino al contributo odierno e alla crescita del comparto su scala internazionale.

Da una minuscola linotipia di Trebaseleghe, in provincia di Padova, Grafica Veneta è diventata uno dei più importanti player del settore, con una storia fatta di coraggio, passione e visione.

Nel 2002, dopo la scomparsa dei fondatori, l’azienda viene interamente rilevata da Fabio Franceschi, che la trasforma da piccola impresa artigianale specializzata in stampe per la pubblica amministrazione a una realtà dinamica e innovativa nel mondo dei libri.

Il primo volume stampato a un prezzo irrisorio, Donna Lakota di Mary Crow-Dog, segna l’inizio di uno sviluppo tumultuoso, accompagnato da investimenti costanti in tecnologia e personale.

Nel giro di dieci anni, Grafica Veneta diventa la maggiore tipografia italiana e imprime con le sue rotative milioni di copie di bestseller internazionali.

L’espansione si consolida negli Stati Uniti con l’acquisizione di due storiche stamperie americane, Lake Book Manufacturing (2021) e P.A. Hutchison Company (2024), rinomate aziende con una lunga tradizione nel mercato editoriale a stelle e strisce. Oggi, con una produzione annua che supera le 250 milioni di copie Grafica Veneta è un esempio di come tradizione e innovazione possano convivere e alimentarsi a vicenda, un’azienda giovane nella visione ma custode di una storia tipografica che affonda le radici nei grandi maestri italiani Aldo Manuzio e Giovanni Antonio Remondini.

A tracciare il percorso di successo dell’azienda sono anche le sue tirature record, testimonianza della capacità produttiva e della fiducia conquistata nel mondo editoriale.

Tra i titoli di maggior successo spiccano i volumi della saga di “Harry Potterdi J.K. Rowling, con 6 milioni di copie stampate dal 2014; il caso editoriale italiano di “Io uccido” di Giorgio Faletti, con 1,5 milioni di copie e un flusso produttivo che nei momenti di picco ha raggiunto le 60mila copie a settimana; fino ad arrivare ai successi più recenti come la serie “A Court of Thorns and Roses”, che dal 2024 ha quasi raggiunto i 4 milioni di copie.

Accanto alle grandi tirature, la capacità di lavorare “in tempo reale” distingue ulteriormente Grafica Veneta: grazie alla divisione H24 sono stati realizzati instant book simbolici, come il volume dedicato a Barack Obama per il New York Times alla vigilia della sua prima campagna presidenziale, il libro‑testamento di Nelson Mandela, stampato e consegnato in poche ore all’indomani della sua scomparsa, e la biografia di Michael Jackson, prodotta a tempo di record subito dopo i funerali.

L’innovazione è parte integrante del percorso del gruppo: gli investimenti in nuove linee produttive, qualità ed energie rinnovabili hanno trasformato lo storico sito di Trebaseleghe in un polo ad alta efficienza ambientale, con oltre 100mila metri quadrati di impianto fotovoltaico e un processo produttivo certificato Carbon Neutral.

La spinta verso il solare e la trasformazione digitale, con progetti dedicati all’intelligenza artificiale, sostengono una strategia industriale di lungo periodo che vede nel mercato statunitense - oggi pari al 67% del fatturato del gruppo - il principale banco di prova, in sinergia con la presenza in Italia e in Europa.

A rendere possibile questo percorso è una comunità di oltre 700 persone tra Italia e Stati Uniti, il vero motore dell’azienda, che consente a Grafica Veneta di guardare al futuro unendo eccellenza produttiva, sostenibilità e innovazione tecnologica.

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