HNH Hospitality, 2023 record. Il fatturato corre a 106 milioni
L’operatore indipendente dell’hotellerie segna un +47% nel volume degli affari. L’ad Boccato: «Tre nuove aperture nel segmento business e city hotels»

Volano i conti di Nh Hospitality, catena alberghiera veneziana, che in Veneto conta tre hotel di proprietà (Park Hotel Brasilia, Hotel Indigo Venice e BW Hotel Tritone), oltre a due in locazione (Almar Jesolo, voco Venezia Mestre) e cinque in affitto di azienda (Indigo Verona, Crowne Plaza Padova, Crowne Plaza Venice East e Bw Ctc Hotel Verona). Il gruppo ha diffuso il preconsuntivo dell'anno fiscale chiuso lo scorso 31 ottobre 2023, con un volume degli affari complessivo delle gestioni dirette pari a 105,7 milioni di euro, in crescita del 47% nel confronto annuo. L'Ebitda (che indica l'andamento dell'attività caratteristica) si è attestato a 16,2 milioni di euro (dai 10,2 milioni precedenti), con un margine del 15,3%, un punto in più da un anno all'altro. Dalla fine dell'emergenza sanitaria legata al Covid-19, l'occupazione delle camere è cresciuta progressivamente, passando dal 41,3% del 2021 al 64,2% del 2022 al 73,5% registrato quest'anno. Un andamento analogo è stato registrato per il prezzo medio di vendita delle camere con l'aumento da 143 euro del 2022 a 158,2 euro nel 2023.
«Il Veneto, da dove siamo partiti, resta l'area principale delle nostre attività. Nel 2023 in regione abbiamo sviluppato il 47% del fatturato complessivo, contro il 58% del 2022, il che non è dovuto ad un calo nella zona, bensì a una crescita del portafoglio di hotel in altre regioni», racconta l'amministratore delegato Luca Boccato. «In regione occupiamo più di 500 persone durante il picco estivo», aggiunge. Dopo il rafforzamento dello scorso anno con l'apertura di Almar Giardino di Costanza, in Sicilia, il 2023 ha visto l'aperta del Pullman Almar Timi Ama Resort & Spa di Villasimius, in Sardegna. Alla luce di quest'ultima acquisizione, il segmento dei resort di lusso ha aumentato il proprio peso all'interno del portafoglio, passando dal 25% del fatturato nel 2022 al 31% attuale. Anche nel confronto con l'anno precedente a parità di perimetro, la crescita è stata consistente, nell'ordine del 30% quanto al fatturato.
«I risultati sono la testimonianza dell'efficacia del nostro modello organizzativo, un portafoglio diversificato, sia per destinazioni, che tipologia di prodotto», sottolinea Boccato. «Per il nuovo esercizio prevediamo un'ulteriore crescita del fatturato, a parità di perimetro, grazie a un aumento, seppur marginale, sia dell'occupazione che del prezzo medio di vendita delle camere. Pur non escludendo nuove acquisizioni nell'area nordestina, prediligiamo una strategia di crescita bilanciata su tutto il territorio nazionale». Quindi conclude: «Stiamo lavorando per annunciare presto tre nuove aperture nel segmento business e city hotel. Amplieremo ulteriormente il nostro portafoglio, sia con riferimento alle destinazioni che ai brand».
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