Gmr inventa il software che monitora l’aria in casa

L’evoluzione della società di Monfalcone: da azienda nata nel 1999 come general contractor tradizionale a impresa di ingegneria e costruzioni. Il sistema predittivo Dpea è utile pure per tenere sotto controllo consumi e sismicità

Giorgia Pacino

Giorgia Pacino / monfalcone

Costruire case ecosostenibili e dalle prestazioni energetiche, sismiche e qualitative sempre più efficienti. È l’obiettivo che si è data la Gmr di Monfalcone, azienda nata nel 1999 come general contractor tradizionale e che da un anno ha rivoluzionato il suo approccio alle costruzioni. L’azienda propone un’edilizia sostenibile, rinunciando il più possibile all’utilizzo di acqua e impiegando materiali riciclabili come l’acciaio, e ha brevettato il sistema predittivo Dpea (predizione energetica analitica) che sfrutta tecnologie avanzate di Internet of Things, intelligenza artificiale e cloud computing per monitorare qualità dell’abitato, prestazioni energetiche e prestazioni sismiche dell’immobile.

«L’azienda nasce come impresa di costruzioni tradizionali e dall’avvio del Superbonus 110% è stata una crescita continua. A un certo punto – racconta Mauro Cecchia, responsabile tecnico e membro del cda di Gmr – nell’ambito di una commessa importante abbiamo virato da un sistema tradizionale a un sistema a secco. In quel periodo stavamo sviluppando il nostro sistema predittivo e abbiamo capito che le due innovazioni si potevano integrare bene». La virata non è stata semplice, anche per un’azienda che nel triennio 2021-2023 ha registrato un Ebitda medio del 33%. Nel 2023 l’impresa fatturava 10 milioni di euro, nel 2024 si è fermata attorno ai 6,5 milioni. Una flessione dovuta sia all’abbandono dei progetti legati al Superbonus sia alla scelta di diversificare e aprire nuovi mercati. «Per il 2025 la previsione è di andare sugli 8,5 milioni», anticipa Cecchia. «Investiamo su noi stessi per crescere: nel 2024 abbiamo aperto la divisione impiantistica e l’ufficio tecnico ha iniziato a fare progettazione. Da azienda di costruzioni siamo diventati una società di ingegneria».

Per le costruzioni a secco l’azienda si avvale delle soluzioni in acciaio della Scaffsystem di Ostuni e dei sistemi di involucro edilizio di Knauf, leader mondiale per gli isolamenti. L’intelaiatura in acciaio rende l’immobile riciclabile al 96% e permette un’estensione modulare della costruzione. Non prevedendo l’impiego di cemento, inoltre, elimina ogni spreco d’acqua. Per rendere ancora più ecosostenibile la struttura, al posto del classico cappotto in polistirene Gmr utilizza cappotti termoriflettenti, che in inverno trattengono il calore all’interno dell’abitazione e in estate lo riflettono all’esterno.

L’innovazione che porta la firma di Gmr sta, però, nel software predittivo Dpea. Sul fronte della qualità dell’abitato, il sistema è in grado di monitorare umidità, temperatura e caratteristiche chimiche dell’aria all’interno delle stanze, azionando anche un sistema di ricambio d’aria attraverso l’apertura e la chiusura delle finestre. A livello di prestazioni energetiche interviene su due filoni: la verifica dei consumi e il controllo della qualità degli impianti meccanici installati, prevedendo le tempistiche di manutenzione. Il brevetto di Gmr misura persino la capacità di isolamento delle mura dell’edificio anche in presenza di vento.

Infine, c’è il terzo ambito di misurazione, quello delle prestazioni sismiche: il sistema brevettato misura sia le frequenze veloci di vibrazione, che si verificano nel caso di terremoti, sia i più lenti e fisiologici movimenti dell’edificio sul terreno, per valutare eventuali cedimenti. Un’informazione preziosa per assicurazioni, Ater e grandi proprietà, soprattutto in presenza di palazzi storici.

«Un’analisi puntuale dell’immobile può rivelarsi utile anche per i progettisti», conclude Cecchia. «Si può utilizzare come punto di partenza per sviluppare miglioramenti che riguardano l’interno edificio». —

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