Geox, annunciati 130 esuberi: i sindacati chiedono ammortizzatori sociali
Geox ha confermato 130 esuberi nel piano di riduzione costi presentato il 10 settembre. I sindacati propongono contratti di solidarietà, incentivi all’esodo

Sono 130 i lavoratori in esubero secondo il "piano di ridimensionamento dei costi" annunciato il 10 settembre scorso da Geox, casa della calzatura di Montebelluna.
Lo hanno comunicato oggi le organizzazioni sindacali dopo un incontro con i vertici aziendali, precisando che la contrazione riguarderà tutte le aree. Quello di oggi è stato il secondo appuntamento finalizzato all'individuazione di un accordo.
La società presieduta da Mario Moretti Polegato, presente su Euronext Milan di Borsa Italiana, oggi impiega circa 500 addetti nel quartier generale trevigiano e altri 250 in varie altre sedi in Italia e all'estero.
I sindacati, da parte loro, hanno chiesto l'applicazione di ammortizzatori sociali, in particolare dei contratti di solidarietà, con la contemporanea quantificazione delle indennità da rendere disponibili in caso di esodo volontario e l'adozione di eventuali altri strumenti di accompagnamento alla pensione per lavoratori la cui anzianità sia prossima al termine. La discussione proseguirà in un nuovo incontro presumibilmente giovedì 25 o venerdì 26 settembre.
Geox aveva chiuso il primo semestre del 2025 con ricavi per 305 milioni, -4,7% sull'analogo periodo dello scorso anno, e perdite per 4,9 milioni. In occasione della presentazione della relazione, il 30 luglio scorso, il nuovo amministratore delegato Francesco Di Giovanni aveva posto in risalto la presenza in Geox di "una struttura dei costi non adeguata rispetto all'evoluzione del contesto competitivo in cui opera l'azienda, cioè la principale criticità da affrontare nei prossimi mesi".
Riproduzione riservata © il Nord Est