Generali, il piano Cirinà-Costamagna: “Taglio costi per 600 milioni, interessata la sede triestina”
«Sicuramente ci saranno persone che soffriranno, ma lo faremo nel modo giusto... ci saranno benefici per gli azionisti e per le persone che rimarranno» ha detto il candidato presidente al Financial Times

TRIESTE. Un taglio dei costi imponente 600 milioni di euro. Lo ha detto Claudio Costamagna, lo ha ribadito Luciano Cirinà, senza dettagliare. Ma in conferenza stampa è stato accennato a quello che il candidato presidente aveva anticipato nell’intervista al Financial Times e cioè che i tagli riguarderanno in particolare la sede centrale, a cominciare da una riduzione dello stipendio per l’amministratore delegato.
«Sicuramente ci saranno persone che soffriranno, ma lo faremo nel modo giusto... ci saranno benefici per gli azionisti e per le persone che rimarranno» ha poi detto.
Cirinà ha detto utilizzando la metafora sportiva che la squadra è buona, «Generali ha tanto talento e professionalità, i giocatori vanno visti anche da come li metti in campo e come li motivi. La tendenza e la volontà è preservare e valorizzare le risorse interne». Si vedrà «l’allineamento sulla strategia e gli obiettivi e poi starà anche a decisioni individuali».
Sulla sua questione personale Cirinà ha invece, su sollecitazione, precisato : «Avevo chiesto aspettativa non retribuita che è stata rigettata a causa della crisi Ucraina e questa settimana mi è stata comunicata una sospensione che, giuridicamente, non è un provvedimento disciplinare».
E poi ha aggiunto «Sono stato per 33 anni parte di Generali, ho partecipato per la parte di mia regionale competenza al piano e non lo rinnego. I motivi per cui ho deciso di aderire alla lista di Caltagirone non sono parte della conferenza di oggi».
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