Garofalo investe a Nordest, «Cresce il sistema sanitario privato»

«Non mi aspettavo una trasformazione così rapida, il nostro sistema sanitario vede una crescita sempre più forte del privato». La cavaliere del lavoro Maria Laura Garofalo, amministratore delegato di Garofalo Health Care, guida un gruppo che nella sanità convenzionata con il pubblico ha una parte importante del suo business.
Ha dunque sensibilità forte su questi temi, considerando che la settimana scorsa, tra l’altro, ha tagliato il nastro a una nuova ala dell'Istituto Raffaele Garofalo in Piemonte con 98 posti in accreditamento. Sabato 28 ottobre, invece, la top manager inaugura l’investimento per l’ampliamento del della sede principale di Cadoneghe di GVDR Gruppo Veneto Diagnostica Riabilitazione, uno dei più importanti centri di diagnostica e riabilitazione della Regione Veneto per volumi e qualità delle prestazioni erogate. Un centro dotato anche di altre tre sedi: una a Padova, una a Scorzè e una a Conegliano, parte di un gruppo come Garofalo che tra Veneto e Fvg conta 9 strutture.
«Quando abbiamo Gvdr, abbiamo intuito subito la lungimiranza della scelta di questo investimento fatta nel 2016 da Giuseppe Caraccio e Maria Stella Zaia. In un momento in cui c’è bisogno di sanità, noi abbiamo aumentato quell’investimento iniziale arrivando a oltre 4 milioni di euro e apriamo una nuova ala di assoluta qualità dedicata al territorio. Si tratta di un’ala tutta privata, ma stiamo assistendo a cambiamenti importanti. Anche in regioni virtuose come il Veneto e l’Emilia Romagna soffrono gli effetti del Covid. E negli ultimi anni abbiamo assistito ad una concentrazione nel nostro settore, il nostro sistema sanitario si sta trasformando da sistema universalistico studiato ovunque nel mondo verso un sistema in cui anche i meno abbienti iniziano ad investire in polizze sanitarie perché il pubblico inizia ad avere liste di attesa lunghissime».
Tra le varie dotazioni della nuova ala, oltre ad un ambulatorio chirurgico e ad una sala operatoria dotata delle attrezzature di ultima generazione, spiega Garofalo, c’è una colonna endoscopica dotata di 5 endoscopi ed intelligenza artificiale per gastroscopie e colonscopie. L’intelligenza artificiale agisce anche in maniera predittiva individuando eventuali masse che rischiano di trasformarsi in tumore.
Tornando alle strategie Garofalo sottolinea come il modello del gruppo dalla quotazione, avvenuta nel 2018, non ha subito scostamenti.
«Siamo stati il gruppo che ha portato a segno più acquisizioni, 11 dall’arrivo sul listino e il nostro modello resta diversificato territorialmente, siamo in otto regioni, e anche nelle diverse specialità. A livello di acquisizioni il focus resta su Veneto e Emilia Romagna».
Tra Veneto e Friuli Gruppo Garofalo Health Care conta 9 strutture, oltre a Gvdr, il Centro Medico S. Biagio, a Portogruaro, Clinica S. Francesco a Verona specializzato nella protesica ortopedica, Sanimedica a Vicenza e Altavilla Vicentina, il CMSR Veneto Medica sempre nel vicentino, Villa Garda, nel veronese ventro europeo specializzato sui disturbi alimentari , Villa Berica sempre a Vicenza, Centro Medico Uni. Castrense a S. Giorgio di Nogaro e Sanatorio Triestino a Trieste.
Su quest’ultimo, in particolare, Garofalo sottolinea che tra gli investimenti fatti e previsti ci sono dotare il Sanatorio di sale operatorie e di chirurgia ambulatoriale di ultima generazione con un focus soprattutto sull’oculista. «Stiamo studiando possibili sinergie sia con il Centro Medico San Biagio che abbiamo a Portogruaro che con il Centro medico Università Castrense a San Giorgio di Nogaro». Il gruppo ha chiuso il primo semestre con ricavi in crescita del 12% a 186 milioni e ebitda in incremento di oltre il 22% «A breve ci sarà la novestrale - conclude Garofalo - saranno numeri di grande soddisfazione e al di sopra del budget».
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