Gabriele Fava lascia la presidenza di Autostrade Alto Adriatico dopo la nomina all’Inps

L’avvocato ha rassegnato le dimissioni. Al via le consultazioni per la scelta del successore
Maura Delle Case

Cambio al vertice di Autostrade Alto Adriatico. Il presidente della concessionaria, Gabriele Fava, ha infatti rassegnato ieri le sue dimissioni. Nessuna sorpresa in verità. La possibilità di un passo indietro da parte del numero uno della società (che gestisce fra le altre tratte la Venezia-Trieste e la Palmanova-Udine), era stata ventilata fin da quando, a dicembre, era stato scelto per la presidenza dell’Inps. Investitura che è stata formalizzata dal governo giovedì e che ha spinto l’avvocato milanese a presentare le dimissioni dalla presidenza di Autostrade Alto Adriatico al cui vertice era stato indicato, dalla giunta del Friuli Venezia Giulia, a giugno 2023.

Fava vantava un curriculum di spessore, considerate le sue esperienze da commissario straordinario di Alitalia, da componente laico del Consiglio di presidenza della Corte dei conti e da membro del board della Pedemontana Lombarda. Di fatto era stato indicato direttamente dal presidente Massimiliano Fedriga, dopo aver condiviso con i segretari dei partiti politici caratteristiche e ratio della scelta.

Il dopo Fava pare si giocherà con uno schema del tutto simile. La maggioranza di centro-destra in Regione si riunirà nei prossimi giorni per vagliare le possibili candidature. Se da un lato peseranno certo i desiderata del presidente, vale a dire che il nome sia garanzia di spessore tecnico, resta da capire come e se deciderà di giocare la partita Fratelli d’Italia. Ricordiamo che la Regione Fvg detiene la maggioranza delle quote di Autostrade Alto Adriatico, pari al 67% del capitale, il restante 33% fa capo al Veneto. Due pesi che assegnano alla prima la scelta del presidente, alla seconda quella del vice. Una volta individuato, il nome del nuovo numero uno della concessionaria dovrà passare in giunta delle nomine, quindi essere ratificato dall’assemblea dei soci.

A chiedere un cambio al vertice di Autostrade Alto Adriatico era stato un mese fa il centrosinistra, a mezzo interrogazione, come ieri ha ricordato il consigliere Dem, Nicola Conficoni: «Le dimissioni di Fava sono un atto di buon senso che conferma la validità della richiesta di un cambio alla guida della società avanzata oltre un mese fa, non appena trapelata la notizia della sua imminente nomina all'Inps. Allora, il centrodestra cercò maldestramente di sminuire un problema evidentemente fondato, ora i fatti ci hanno dato ragione». Ancora Conficoni: «Ravvisando sin da subito un'incompatibilità sostanziale tra la presidenza dell’Inps e quella della newco Autostrade Alto Adriatico avevamo visto giusto: Fava al vertice dell'Istituto di previdenza non avrà un minuto per occuparsi della concessionaria autostradale, serve dunque un altro presidente».

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