Fincantieri, decolla la joint con Naviris, sempre più lontano l'accordo con Stx

Doppia certificazione industriale per l'alleanza con Naval Group. Il 31 gennaio scade la quinta proroga. Fincantieri doveva presentare ulteriore documentazione come richiesto dalla Concorrenza. Un'ulteriore proroga è improbabile l'accordo rischia di saltare definitivamente

MILANO.Doppia certificazione per Naviris. La joint venture paritaria tra Fincantieri e la francese Naval Group ha ricevuto dal Lloyd's Register i bollini Iso 9001:2015 e Aqap 2110. Una certificazione in linea con quanto richiesto dal regolamento integrativo Nato per i principali fornitori della Difesa.

Le due certificazioni - si legge in una nota Naviris - sono un ulteriore passo in avanti nello sviluppo della joint venture, il cui scopo è gestire programmi di esportazione e cooperazione per navi di superficie oltre che progetti di ricerca e sviluppo.

Nata all'inizio dello scorso anno, Naviris è un progetto di grande rilievo in termini di integrazione europea, seguito da vicino da altri competitor per la capacità di fare fronte comune mostrata dalle aziende di due tra i Paesi più importanti dell'area. Il risultato è un gruppo leader del suo settore con circa 15 mila dipendenti e un fatturato che supera i 3 miliardi e mezzo di euro.

Giuseppe Bono, ad di Fincantieri
Giuseppe Bono, ad di Fincantieri

La sua nascita è legata al desiderio di fronteggiare la nuova concorrenza che proviene da Cina, Russia e Giappone: nel 2003 la cantieristica navale era dominata dai gruppi europei. «Ora al primo posto nel mondo ci sono i cinesi, al secondo un gruppo russo», avevano spiegato da Naval al momento della nascita. «Nessun Paese europeo ha oggi un mercato domestico sufficiente per far fronte alla capacità tecnologica e industriale necessaria per far fronte alla concorrenza internazionale».

Per gestire i progetti complessi e altamente strategici in cui è coinvolta, era fondamentale per Naviris costruire un sistema di organization and quality management di alto livello, un traguardo che è stato raggiunto proprio con questo riconoscimento.

La certificazione si estende anche alla controllata Naviris France. I prossimi passi importanti per Naviris - conclude la nota - consisteranno nel contribuire a nuovi progetti europei, con la società che in particolare sarà coinvolta nel progetto Epc-European Patrol Corvette, dato che i Paesi dell'Ue collaborano per realizzare un design innovativo e modulare per i prossimi decenni, in un'iniziativa che tra le altre cose gode del supporto della Commissione Europea attraverso il Fondo Europeo per la Difesa (Edf).

Intanto scorre la lancetta verso il 31 gennaio, data ultima di scadenza delle trattative (dopo una proroga di un mese rispetto al termine iniziale) per arrivare a un accordo.

Giuseppe Bono, ad di Fincantieri
Giuseppe Bono, ad di Fincantieri

Finora l'intesa è stata stoppata dall'Antitrust Ue, che ha sollevato una serie di questioni relative alla concorrenza se dovesse andare in porto l'operazione. L'ultimo paletto dell'autorità è una richiesta a Fincantieri di fornire a Bruxelles una valutazione sull'andamento del mercato delle navi da crociera nello scenario post pandemia. Proprio in questo settore l'Antitrust teme che l'eventuale accordo Fincantieri-Stx porterebbe a un'eccessiva concentrazione, visto che si fonderebbero due dei tre colossi europei del settore (il terzo è il tedesco Meyer Werft).

Fincantieri ha fatto sapere di aver fornito tutti i dati possibili, vista la difficoltà di prevedere al momento quali saranno nel medio periodo le conseguenze della pandemia sul business delle crociere. La sensazione, al momento, è che dall'Ue non arriverà il tanto atteso disco verde.

Una situazione che nelle ultime settimane ha colpito il titolo della società italiana, che si trova anche a fare i conti con le difficoltà economiche di qualche committente legate alla crisi-Covid. Anche ieri Fincantieri ha vissuto una giornata difficile a Piazza Affari, cedendo in chiusura il 3,30%. --

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