Estate in crescita per Volotea. In Italia oltre 1,46 milioni di passeggeri trasportati e 9.800 voli
A livello internazionale durante i mesi estivi hanno debuttato 85 nuove rotte, portando l’offerta della compagnia low cost a più di 3,6 milioni di posti in vendita durante la stagione, pari al 111% della sua capacità del 2019

VENEZIA. Nonostante i pesanti condizionamenti ancora dettati dal Covid, per Volotea, la compagna aerea low cost che all’aeroporto Marco Polo di Venezia ha una delle sue il 17 basi europee, l’estate va in archivio con risultati più che positivi.
Tra giugno e agosto, a livello nazionale il vettore ha lanciato 9 nuove rotte, incrementando il volume di posti disponibili, ben 1,7 milioni, con una crescita del 65% rispetto alla stagione estiva dello scorso anno. Un incremento che ha contributo ai risultati: +63% nel volume di passeggeri trasportati (oltre 1,46 milioni) e +39% nel numero di voli operati in Italia (oltre 9.800). Ottimo anche il load factor della compagnia, vale a dire il coefficiente di riempimento (dato dal rapporto tra passeggeri trasportati e posti offerti), che si è attestato all’88%.
«In questo contesto pandemico, siamo molto soddisfatti delle nostre performance estive in Italia, un Paese che da sempre riveste un ruolo fondamentale e strategico nei nostri piani di sviluppo – ha dichiarato Carlos Muñoz, presidente e fondatore di Volotea -. Siamo grati ai nostri clienti e ai nostri equipaggi del feedback positivo ricevuto e felici di aver potuto aiutare i nostri clienti a volare verso le destinazioni delle loro vacanze, nonostante le difficili circostanze che caratterizzano l’intero settore turistico».
Per affrontare una seconda stagione estiva colpita dalla crisi sanitaria, Volotea ha rielaborato la sua strategia adattando la sua offerta alle nuove richieste e aspettative dei clienti. Come nel 2020, la compagnia ha focalizzato le proprie operazioni principalmente sui voli domestici e ha aumentato la connettività con le isole in tutto il suo network.
Da giugno, a livello internazionale sono state create complessivamente 85 nuove rotte, portando l’offerta della low cost a più di 3,6 milioni di posti in vendita durante la stagione, pari al 111% della sua capacità del 2019, con un load factor del 91% su oltre 21.800 voli operati.
Un altro importante elemento, che ha caratterizzato la stagione estiva della compagnia e che ha aiutato e contribuito alla sua ripresa, è stata la transizione verso una flotta con aeromobili di un unico produttore europeo, Airbus, che ha portato al pensionamento anticipato dei suoi quattordici Boeing 717 e alla loro sostituzione con Airbus A320 con maggiore capacità.
In totale, durante l’estate, Volotea ha operato con 40 aeromobili.
Nonostante gli ottimi risultati in termini di capacità, voli e load factor, è stata un’estate molto impegnativa per Volotea, gli aeroporti del suo network e gli handling partner causa un mercato ancora molto instabile e con costanti cambiamenti delle procedure di viaggio, che hanno fatto emergere una maggiore complessità delle operazioni e una crescente necessità di supporto da parte dei passeggeri.
Per offrire ai propri clienti la migliore esperienza possibile, Volotea ha continuato a facilitare le opzioni di flessibilità gratuita e a migliorare il team di customer care, i servizi e i processi, fornendo il miglior supporto possibile ai propri passeggeri.
«Il nostro obiettivo rimane invariato – ha proseguito il presidente Muñoz -: continuare a offrire il massimo numero di rotte tra piccole e medie città europee poco servite da altre compagnie, ai prezzi più competitivi. Il nostro passaggio strategico a una flotta composta esclusivamente da Airbus più grandi, più efficienti e più rispettosi dell'ambiente, insieme al focus sui mercati nazionali e sulle isole, è stato un elemento chiave per un’estate all’insegna della ripresa. Ci auguriamo – ha concluso - che la graduale ripartenza dei viaggi prosegua nei prossimi mesi, ma di certo siamo preparati ad affrontare ulteriori alti e bassi, avendo significativamente migliorato il nostro costo competitivo di base durante la crisi».
Riproduzione riservata © il Nord Est