Electrolux, produzione in aumento a Porcia: chiesti sette sabati di straordinario

La richiesta dell’azienda per il sito friulano dopo l’improvviso incremento dei volumi. Sindacati cauti: «Discutiamo»

Giulia Sacchi
Lo stabilimento Electrolux di Porcia.
Lo stabilimento Electrolux di Porcia.

Sette sabati di straordinario e stop alla solidarietà da oggi, all’Electrolux di Porcia, per fare fronte all’improvviso incremento dei volumi, che ha portato all’aumento del budget annuale da 712 mila a 722 mila lavatrici.

La richiesta degli straordinari è stata formulata dalla multinazionale al tavolo di confronto di ieri, tenutosi a Porcia, con le organizzazioni sindacali di Fim, Fiom e Uilm: un incontro che non ha condotto alla definizione di un accordo, avendo le parti visioni per ora differenti (lunedì è previsto un aggiornamento).

Da una parte l’azienda insiste sulla necessità di partire a stretto giro di posta - già la prossima settimana potrebbe essere quella buona - con i sabati al lavoro: diversamente, Electrolux dovrà procedere con assunzioni di personale a tempo determinato, ossia per il periodo necessario a evadere le nuove commesse derivanti dal mercato dell’Est, e col ripristino dei due turni su un paio di linee (allo stato attuale i lavoratori operano a giornata).

Dall’altra parte ci sono le organizzazioni sindacali che non hanno la stessa visione: Simonetta Chiarotto di Fiom ricorda che è prioritario un confronto coi lavoratori prima di assumere decisioni e che in piedi c’è la discussione sul tema del contratto nazionale. «Non dimentichiamoci che noi agiamo su mandato: sono i lavoratori a dover fare i sabati, non i sindacati – ha sottolineato -. Vorrei anche ricordare che gli addetti di Electrolux arrivano da mesi di contratti di solidarietà (l’ammortizzatore è partito lo scorso marzo): ora si chiede loro di fare straordinari, per poi magari tornare a usufruire dell’ammortizzatore sociale. Oltre al fatto che le maestranze sono passate dai turni al lavoro a giornata: la flessibilità che viene richiesta loro mi pare elevata. È evidente che per l’azienda la via degli straordinari è la più semplice e comoda, non dovendo per esempio ricorrere ad assunzioni, ma da parte delle forze sociali le perplessità non mancano».

Gianni Piccinin di Fim e Roberto Zaami di Uilm, invece, pur concordando sulla questione del contratto sollevata da Chiarotto, hanno avanzato un’istanza alla multinazionale. «La nostra idea è che la proposta aziendale dei sabati di straordinario possa essere parzialmente tenuta in considerazione, ma accompagnata da assunzioni - ha spiegato Piccinin -. Da capire se Electrolux deciderà di venirci incontro: nell’incontro odierno, comunque, non abbiamo deciso nulla, è stato interlocutorio. A inizio della prossima settimana ci aggiorneremo anche con le Rsu e confidiamo di trovare una quadra. Se si deciderà di optare per le assunzioni, è chiaro che il nuovo personale andrà formato in maniera adeguata, per evitare di perdere volumi, e questo comporta un allungamento delle tempistiche».

A preoccupare le organizzazioni sindacali sono pure i guasti che si stanno verificando con alta frequenza nello stabilimento di Porcia. «Guasti nelle linee dell’alto di gamma, che usufruiscono di apparecchiature altamente tecnologiche che, quando si inceppano o presentano criticità, sono difficili da sistemare in tempi brevi – hanno spiegato i sindacalisti -. Questo crea un problema non da poco, anche in relazione ai nuovi ordini. Inoltre ci sono disfunzioni a livello organizzativo». Intanto, oggi sarà l’ultimo giorno di contratti di solidarietà: da lunedì tutti al lavoro a pieno regime (il sito di Porcia impiega 1.400 addetti di cui 650 operai), a giornata.

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