Electrolux, modello Susegana: stop alla cassa e 40 assunzioni
Lo stabilimento veneto in controtendenza: aAumenta la domanda per i frigoriferi da incasso prodotti in Veneto

SUSEGANA L'Electrolux non procederà con altra cassa integrazione dopo i 10 giorni conclusi una settimana fa. Almeno sino alle ferie. Così nello stabilimento di Susegana (Tv), mentre nelle altre fabbriche del Gruppo la cig continua. E a dosi massicce. Ma il sito trevigiano va in controtendenza confermando a tempo indeterminato i 40 collaboratori con contratto a termine che dovevano rimanere a casa entro la fine del mese, come sono rimasti altri 160 nelle scadenze più recenti. Nel sito trevigiano il “gigante del freddo” produce frigoriferi, soprattutto da incasso. Lo fa nelle nuovissime linee robotizzate del rapporto “Genesi”, mentre sulle vecchie catene di montaggio continua a sfornare l’altrettanto “vecchio” (per dire storico) modello “Cairo”. Per quest’anno aveva programmato poco meno di 700 mila pezzi; le commesse rallentano e l’ultima ipotesi mette in conto meno di 650 mila frigo. La speranza, dopo questi primi mesi di fibrillazione dei mercati, è di recuperare volumi a partire dal prossimo autunno. Ed è in questa prospettiva che l’azienda ha sottoscritto recentemente col sindacato un accordo per completare le capacità produttive di Genesi, fino ad un milione e 200 mila pezzi, investendo 110 milioni, oltre ai 130 di qualche anno fa. L’annuncio di quelle che di fatto sono 40 assunzioni è stato salutato con favore dai delegati rsu, poiché in assenza di terministi nei prossimi mesi si potrà procedere al turnover generazionale. Lunedì scorso la Rsu aveva aspramente criticato la decisione comunicata dalla Direzione di Susegana di fare una ulteriore proroga dei contratti a termine per due mesi. Ed ha chiesto l'assunzione immediata a tempo indeterminato. «Il ripensamento della Direzione dopo pochi giorni e l'accoglimento della richiesta fatta dalla RSU, comunicata nell'incontro di oggi, è un fattore positivo e un segnale di consolidamento – hanno subito commentato i delegati -. E’ soprattutto un’ottima notizia per i lavoratori interessati che escono così dalla odiata precarietà». La decisione è propedeutica, inoltre – come viene spiegato dai sindacati – all’avvio delle procedure per l'uscita incentivata (fino a 72.000 euro) entro fine anno dei 3 operai ultra cinquantenni, dimissione prevista ancora nell'accordo del 2019. A bloccare le uscite per quasi un anno è stato anche il contenzioso promosso dalla Rsu e concretizzatosi con le impugnative degli operai in contratti a termine scaduti via via e non prorogati. «Contenzioso avviato sulla base dell'art. 20 legge 81/2015 – viene spiegato dalla Rsu - per la presunta violazione da parte di Electrolux: divieto di sommare ammortizzatori sociali (cassa, licenziamenti) e contratti a termine». La Rsu rivendicava, in vertenza, l'assunzione a tempo indeterminato di questi collaboratori. Sembra che le impugnative ammontino ad oltre un centinaio; sono state depositate presso il Tribunale del lavoro competente di Pordenone e in attesa di fissazione dell'udienza. A prescindere dalla conclusione delle vicende processuali in corso, le annunciate assunzioni consentono di riprendere la strada dell'applicazione dell'accordo sulle uscite e completare da un lato il ricambio generazionale previsto nell'intesa del 2019 e iniziare ad applicare quanto previsto nell'ultimo accordo sugli investimenti, nel quale sono previste anche prime 65 assunzioni a tempo indeterminato di cui questa prima quarantina ne sono parte. —
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