Electrolux avvia la procedura per i licenziamenti
Inviata la lettera che comunica l’inizio dell’iter. 168 le persone coinvolte, scattano ora i 45 giorni per cercare un accordo. Fim Fiom e Uilm chiedono incontro urgente

Annunciata al tavolo di lunedì 5 febbraio, è arrivata la comunicazione formale con cui Electrolux dà il via alla procedura di licenziamenti collettivi per riduzione di personale.
Sono 168 le persone interessate, esclusivamente nell’area di staff (impiegati), ripartiti tra le diverse sedi.
A Porcia sono 73 a cui si sommano i 13 di Pordenone, a Susegana 34, a Cerreto d’Esi 5, a Solaro 5 e a Forlì 38.
Dalla lettera di ieri inviata al ministero del Lavoro, alle Regioni in cui sono insediati gli stabilimenti e alle organizzazioni sindacali, scattano i 45 giorni di tempo (eventualmente prorogabili di altri 30) per cercare un accordo.
Le motivazioni sono quelle già chiarite al tavolo sindacale, ovvero la contrazione del mercato dell’elettrodomestico, le difficoltà di approvvigionamento delle materie prime, in particolare dei componenti elettronici, le questioni geopolitiche, l’incertezza legata all’inflazione che minano la fiducia dei consumatori.
«Il gruppo Electrolux – si legge – sta affrontando significative perdite di volumi in un quadro di flessione del mercato europeo sceso al di sotto degli 80 milioni di pezzi, -12% rispetto al periodo prepandemico».
Da qui l’importante riorganizzazione «per semplificare la propria struttura organizzativa velocizzando i processi e creando sinergie tra le linee di prodotto e le aree di business, investendo in progetti strategici»
In questo piano rientrano i 373 esuberi individuati in Italia, e parte di questi tra gli impiegati e i quadri, interessati da questa specifica procedura.
Per gli esuberi tra gli operai si continuerà a fare ricorso agli ammortizzatori sociali.
Ricordiamo che il 22 febbraio è previsto il tavolo nazionale dell’elettrodomestico, mentre il confronto Electrolux-sindacati riprenderà il 4 marzo.
Dopo il ricevimento della comunicazione che apre la procedura di licenziamento collettivo, le segreterie nazionali di Fim Fiom e Uilm hanno richiesto all’azienda «anche per nome e per conto delle nostre strutture territoriali, l’avvio della procedura di consultazione sindacale e quindi di fissare un incontro entro i termini di legge».
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