Efficienza e rinnovabili, il piano di Fvg Energia verso la transizione

La società oggi sarà tra gli ospiti del Forum organizzato dal gruppo Nem in Confindustria. A guidarla ci sono due ex sindaci: il presidente Franco Baritussio e il dg Piero Mauro Zanin

La redazione

​​​​​​Fvg Energia, la società pubblica che la Regione Friuli Venezia Giulia ha scelto come hub unico per guidare la transizione energetica, esce allo scoperto. A presentare il nuovo soggetto saranno oggi il presidente Franco Baritussio e il direttore generale Piero Mauro Zanin, tra gli ospiti sul palco del Forum Energia promosso dal gruppo Nem nella Torre di Santa Maria in via Zanon a Udine, dalle 16 alle 18.45 (prenotazione su www.eventinem.it fino a esaurimento posti), un evento pensato per misurare, con numeri e scenari, quanto il territorio sia pronto alla sfida del cambiamento.

Fvg Energia, costituita via legge regionale a fine 2022 e affidata a due ex sindaci e consiglieri regionali, con Zanin che, dell’aula, è stato pure presidente, nasce dalla trasformazione di Ucit, la società in house che per vent’anni ha gestito i controlli sugli impianti termici regionali. Il perimetro di Fvg Energia è però decisamente più ampio: comunità energetiche, gestione dei catasti, valorizzazione dei crediti di carbonio, sostenibilità ambientale, mobilità sostenibile, assistenza ai Comuni. La missione è del resto ambiziosa: diventare il braccio operativo del Piano energetico regionale, trasformando gli indirizzi politici in risultati concreti.

«Lavoriamo con una visione sistemica – spiega il presidente Baritussio –. Risparmio, efficienza, rinnovabili: tutto concorre all’obiettivo della neutralità climatica entro il 2045». Una visione che parte da un principio semplice: «La forma di energia più immediata, sicura e accessibile è quella che mettiamo da parte. Ogni chilowattora non consumato è un passo verso il futuro».

Nei primi due anni, la società (il cui cda è composto anche da Ferruccio Anzit e Alfrida Bearzotti) ha unificato strutture, ampliato il personale, assunto la gestione del catasto Ape, ovvero, precisa Zanin, «delle attestazioni di prestazione energetica destinate ad assumere un ruolo sempre più rilevante nella direzione dell’efficientamento del patrimonio». Ha inoltre svolto un lavoro capillare con i Comuni, tramite un questionario realizzato con Anci Fvg, per fotografare bisogni e priorità. Ed è anche co-fondatrice della Comunità energetica regionale “Fvg”.

Il Piano industriale 2026-2028 ruota su quattro assi. Efficienza e sicurezza, con il proseguimento dei controlli sugli impianti termici e la verifica delle certificazioni energetiche. Sostegno ai territori, attuato con l’assistenza ai Comuni per Piani energetici e candidature ai fondi europei, in collaborazione con Informest. Innovazione e sostenibilità, con crediti di carbonio, mobilità a idrogeno e nuove stazioni integrate di rifornimento. Infine, comunicazione e formazione, per creare un “ecosistema collaborativo” verso la transizione.

Tra i temi più innovativi ci sono proprio i crediti di carbonio, che Baritussio definisce «una delle leve decisive della neutralità climatica». Un credito equivale a una tonnellata di CO₂ evitata: un valore economico oltre che ambientale. «Il Fvg ha una lunga tradizione – spiega – e oggi possiamo fare un salto di qualità, certificando e valorizzando i crediti generati da interventi regionali».

Il debutto pubblico permetterà alla società di mostrare quanto fatto e anticipare i prossimi impegni. Alle 16.45 Zanin parteciperà al panel sulle fonti rinnovabili e i sistemi che dovranno integrarle: batterie, nucleare, Gnl. Con lui il presidente di Cafc, Salvatore Benigno, il presidente di Dba Group, Francesco De Bettin, e Filippo Rodriguez di Enel. Prima e dopo, l’analisi di Massimo Andreoni (Althesys) sulla Cop 30, il confronto sulle opportunità per le imprese con Fantoni, Bluenergy e Fvg Banca 360 e un focus finale con l’intervista del direttore scientifico del forum Luca Pagni ad Alessandra Pasini, co-fondatrice di Zhero.

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