Due miliardi di persone: il mercato di Luxottica con gli occhiali Nuance
La tecnologia di base è israeliana, elaborata dalla startup Nuance acquistata da EssilorLuxottica due anni fa e poi sviluppata e applicata a quello che Luxottica fa da sempre, le montature degli occhiali. Le stime sono impressionanti: oggi circa 1,25 miliardi di persone hanno deficit auditivi tra lievi e moderati

Via Tortona è appena fuori dal centro di Milano, a poche decine di metri dal Naviglio Grande e della vecchia ferrovia che porta a Genova. Un tempo era fiancheggiata da fabbriche, officine, laboratori artigiani, oggi con la vicina via Savona forma una sorta di distretto dove le industrie della moda e del design hanno scelto di mostrarsi, di presentare e rappresentare sé stesse, il loro stile, le loro tecnologie, le loro filosofie imprenditoriali. Le boutique sono nel quadrilatero miliardario di Montenapoleone, qui, tra via Tortona e via Savona, tra il Museo delle Culture, studi di marketing e di pubblicità e startup innovative ci sono le showroom, dove non si vende al pubblico ma ci si mostra a clienti e partner e i contratti si fanno con i commercianti che arrivano da tutto il mondo a comprare i capi e gli arredi delle grandi firme.
Luxottica e il Tortona Experience Center
Luxottica la sua l’ha chiamata Tortona Experience Center, perché in nel suo spazio luminoso, che ha il profilo di una grande fabbrica ma è fatto di costole d’acciaio e lastre di vetro, non solo si vedono e si toccano i prodotti della casa ma si provano, si fa esperienza delle tecnologie che incorporano.
La storia delle lenti e degli occhiali
La storia delle lenti comincia intorno all’anno mille con l’intuizione dell’astronomo arabo Ibn al-Heitam che fu il primo a scrivere che guardando attraverso un vetro opportunamente levigato si poteva correggere un difetto visivo. Quella degli occhiali, un oggetto portabile a cavallo del naso, trecento anni dopo per opera di quei magnifici artigiani che erano i maestri vetrai di Murano. Per secoli sono stati semplicemente espressione della loro funzione e del reddito di chi poteva permetterseli, cerchiati di metalli preziosi. Il genio imprenditoriale di Leonardo Del Vecchio li ha trasformati in un bene che esprime anche chi li indossa, li ha trasformati in oggetti di moda. È stata la rivoluzione che ha cambiato il settore e fatto di Luxottica il gigante mondiale che è diventato.
La svolta digitale
Molti anni dopo è arrivata la seconda rivoluzione, sempre made in Luxottica, ora guidata da Francesco Milleri. Gli occhiali non servono più soltanto per vedere meglio o proteggere gli occhi dal sole e ad esprimere il proprio stile, cominciano a diventare attivi, sono in grado di fare delle cose. Di questa seconda rivoluzione, figlia della tecnologia digitale, siamo solo agli inizi, ma i primi passi indicano già la strada. EssilorLuxottica è l’apripista e la potenza di fuoco di un gruppo che capitalizza oltre cento miliardi di euro, ha circa 200 mila dipendenti e 18 mila punti vendita in tutto il mondo, lascia immaginare che questa pista diventerà presto un’autostrada e che molti emuli si aggiungeranno.
Gli smart glass e i Nuance Audio
Il primo nato sono gli smart glass, occhiali intelligenti, che nella versione Ray-Ban Meta, frutto della collaborazione tra EssilorLuxottica e il gruppo di Mark Zuckerberg, consentono di interrogare l’intelligenza artificiale, ascoltare musica con amplificatori capaci di ridurre i rumori di fondo, fare foto e filmati.
La startup israeliana
La tecnologia di base è israeliana, elaborata dalla startup Nuance acquistata da EssilorLuxottica due anni fa e poi sviluppata e applicata a quello che Luxottica fa da sempre, le montature degli occhiali. Le stime sono impressionanti: oggi circa 1,25 miliardi di persone hanno deficit auditivi tra lievi e moderati e meno di una su cinque tra coloro che hanno difetti anche di maggiore entità utilizza apparecchi acustici; secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 2050, quando su questo affollato pianeta saremo in 10 miliardi, una persona su quattro avrà problemi di udito.
Tornando all’apripista, i due primi prodotti che incorporano tecnologie digitali negli occhiali fanno di EssilorLuxottica non più solo un gruppo nelle categorie del lusso e dell’ottica e segnano il suo ingresso nel mondo dell’hi-tech e in particolare dei dispositivi medici portatili. Qui le potenzialità per Luxottica e per i suoi emuli sono enormi e in parte anche difficili da immaginare. Ma non dovremo aspettare molto, la tecnologia corre e l’innovazione è l’ossessione che Leonardo Del Vecchio ha trasferito nel gruppo da lui creato.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © il Nord Est