De’ Longhi corre a doppia cifra grazie alle macchine da caffè

Brilla De’ Longhi nel primo semestre, mettendo a segno ricavi pari a 1,42 miliardi di euro, in rialzo del 10,3% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.
L'utile netto di competenza del gruppo sale del 28,4% a 106,2 milioni. Il margine operativo lordo (Ebitda) adjusted si attesta a 204,7 milioni, pari al 14,4% dei ricavi (rispetto al 12,4% del primo semestre del 2023).
Nella prima parte dell'anno il gruppo ha conseguito un significativo miglioramento della profittabilità rispetto allo stesso periodo del 2023, grazie al consolidamento de La Marzocco.
Si ricorderà che a dicembre del 2023 il gruppo trevigiano aveva dato vita ad un polo di rilevanza mondiale nel segmento delle macchine da caffè professionali attraverso una business combination tra Eversys e La Marzocco.
De' Longhi aveva conferito in una newco Eversys e il 42% de La Marzocco International (acquisito da De’ Longhi industrial e dagli azionisti di minoranza per circa per circa 374 milioni di dollari). Il gruppo trevigiano controlla del polo circa il 61,4% del capitale.
Tornando ai conti, nel secondo trimestre i ricavi sono pari a 764,9 milioni (+11%) e l'Ebitda adjusted a 110,9 milioni, pari al 14,5% dei ricavi (in marcato miglioramento dal 12,5% del 2023). Nel periodo tutte le aree geografiche hanno conseguito una crescita, con l'area europea che ha evidenziato una progressione a perimetro costante ad un tasso mid single digit. Per quanto riguarda i segmenti di prodotto, si evidenzia un andamento positivo di tutte le macro categorie.
L'attuale contesto di evoluzione del «business ci consente di riaffermare la guidance per l'anno, seppur consapevoli della variabilità dell'attuale scenario macroeconomico e geopolitico», afferma l'amministratore delegato Fabio De’ Longhi.
«Confermiamo - aggiunge- perciò una crescita dei ricavi nell'intervallo 9%-11%, comprensiva dell'allargamento del perimetro. A livello di marginalità, i risultati del trimestre rafforzano l'aspettativa di raggiungere la parte alta della guidance che prevede un adjusted Ebitda compreso tra 500-530 milioni per il nuovo perimetro».
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