Dalla collaborazione con Steve Jobs nella Silicon Valley al Friuli: Paolo Bergamo nuovo presidente e Ceo di OverIT

La società, attiva nel settore It e in particolare nel Field service management, annuncia lo spin off dal gruppo Engineering e l’arrivo del nuovo Ceo. E’ controllata da Bain Capital e da Neuberger Berman.

Maura Delle Case
Paolo Bergamo, il nuovo presidente e Amministratore delegato di OverIT
Paolo Bergamo, il nuovo presidente e Amministratore delegato di OverIT

FIUME VENETO. Fuori il gruppo Engineering, dentro i fondi Bain Capital e Neuberger Berman. OverIT, azienda friulana leader nel Field service management volta pagina e “guadagna” l’indipendenza.

Nel corso del mese di ottobre sarà completato lo spin-off da Engineering annunciato ieri dai due fondi (che controllano pure il gruppo specializzato nello sviluppo di software) e che con quest’operazione puntano a rendere indipendente OverIT.

«Lo spin-off è il risultato di una partnership strategica tra Neuberger Berman e Bain Capital che ha l’obiettivo di accelerare il processo di internazionalizzazione di OverIT e di realizzare il software leader a livello globale nel Field Service Management, attraverso crescenti investimenti» ha annunciato Piero Galli di Neuberger Bermanche insieme a Giovanni Camera di Bain Capita ha ha annunciato pure il nuovo Ceo, Paolo Bergamo.

Rodigino classe 1973, Bergamo è cresciuto, umanamente e professionalmente, nella Silicon Valley, accanto a big del calibro di Leonard Kleinrock, il padre di Internet (allora Arpanet), di Marc Benioff, Ceo di Salesforce, e di un certo Steve Jobs che non ha bisogno di presentazioni.

Il piglio è quello d’oceano. Veloce. Niente formalità. «Diamoci del tu» esordisce il super manager che è già arrivato in Friuli, pronto a prendere le redini di OverIT, azienda che conta su due sedi – una a Fiume Veneto, l’altra a Udine –, fattura 51 milioni di dollari e dà lavoro a 580 persone.

Niente male per il piccolo Friuli, ma “niente” per Bergamo, abituato a tutt’altri numeri e (anche per quelli) chiamato in regione dai due fondi.

Il manager ha le idee chiare. «Voglio portare OverIT a diventare una delle prime aziende di software del mondo. E’ un obiettivo ambizioso, ma vengo da esperienze internazionali, sono partito da piccole società diventate globali».

Numeri non ne dà ancora Bergamo, salvo uno: «Punto a quota 10.000 lavoratori nel mondo». E ancora ad attirare a Nordest giovani talenti, invertendo la rotta dei cervelli in fuga.

Possibile? «Ho un passato da professore universitario, credo nei ragazzi e voglio che il Friuli diventi un hub internazionale dove giovani talenti tecnologici possano crescere ed esprimere il proprio potenziale. Mi piacerebbe restituire un po’ di quel che ho ricevuto dai miei mentori».

Il quartier generale di Overit a Fiume Veneto
Il quartier generale di Overit a Fiume Veneto

A sentir lui, la congiuntura è ideale: «In Italia ci sono tantissime aziende, di medie dimensioni, che sono veri e propri gioielli, ma che hanno bisogno di digitalizzazione. Da questo punto di vista il Paese è indietro ed è qui che conto di portare la mia visione».

Bergamo arriva alla guida di OverIT da ex senior vice president della divisione product management di Salesforce a San Francisco, in California, impresa statunitense di cloud computing che fattura 17,1 miliardi di dollari e occupa oltre 50mila persone. E questa non è che l’ultima esperienza di un curriculum da capogiro.

«Sono andato a Los Angeles che avevo trent’anni. Era la prima volta che prendevo l’aereo. E ho lavorato con Kleinrock, il padre di internet. Un’esperienza che mi ha riconfigurato il cervello, mi ha inculcato l’ottimismo. Poi ho incontrato Marc Benioff, che ha centuplicato l’effetto». E a forza di “yes, we can” è arrivata anche la chiamata da Cupertino.

«Ho riconosciuto il prefisso e mi son detto: magari è qualcuno da Apple. Quel qualcuno era Steve Jobs. Mi disse che aveva un’opportunità di marketing per me. Ho lavorato con lui per alcune ore al giorno, per diversi mesi. E’ stata un’esperienza straordinaria. Jobs era un uomo di incredibile intelligenza, con una grande attenzione per i dettagli. Prima di incontrarlo, pensavo di essere pignolo io...». 

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